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Vecchio 10-03-2009, 10.54.09   #41
filoumenanike
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Originalmente inviato da gibbi Visualizza messaggio
La società contadina intanto è caratterizzata dalla grande famiglia ( venti e più persone, nonna e tante zie cugine .... la mamma può lavorare nei campi anche un po' più in la') ed è verissimo che le chiavi della dispensa le teneva la Donna della famiglia .
Io sono certa che se il lavoro della donna in casa avesse avuto il giusto riconoscimento e fosse stato seriamente valutato come in realtà è e cioè altrettanto produttivo di reddito di quello svolto fuori casa svolto dall'uomo ( a tacer d'altro , quanto meno sotto l'aspetto del risparmio che questo lavoro porta all'economia della famiglia ) , il movimento per l'emancipazione ,forse, si sarebbe limitato alle lotte per la conquista dei diritti dai quali le donne erano totalmente escluse ( siamo state ammesse al voto nel 1946 !!!!!!!!!).
sono d'accordo con te sulla disamina della famiglia contadina, occorre ricordare che, in queste numerose famiglie, la donna che teneva le redini era sempre la madre del marito e la giovane moglie veniva considerata solo nel tempo e se avesse dato figli maschi alla comunità!
penso anche che il lavoro in casa,( se la casa venisse considerata un bene usufruibile da tutti i componenti,il lavoro in casa non avrebbe più la caratteristica di un lavoro, ognuno dovrebbe essere autosufficiente e non dipendere dagli altri), dovrebbe essere una scelta voluta dalla donna e non l'unica possibilità per sopravvivere.
non va dimenticato anche un altro aspetto importante, solo i figli maschi avevano diritto a studiare e dunque la donna si ritrovava svantaggiata anche culturalmente nei confronti del maschio, certo che la questione è complessa e non si risolve solo con il lavoro fuori casa, è stato necessario sradicare mentalità ataviche, difese in modo particolare dalle donne che ancora dicono che ce ne siamo passate, che siamo andate oltre, che abbiamo distrutto la famiglia, ma siamo sicure che siamo state solo noi a distruggere tutto? se vi fosse stato il dovuto rispetto le donne non avrebbero sofferto nè reagito così duramente!
il nemico non è l'uomo, è il sistema in cui viviamo, dove tutti cercano di sopravvivere e dove i cambiamenti sono sempre fonte di disagi, di ristrutturazioni sociali che comportano tempo per l'assimilazione del nuovo assetto comunitario.
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