Discussione: corsa in macchina
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Vecchio 11-11-2010, 01.15.00   #5
dafne
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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
Poi siamo entrate in una grande aula, c'erano anche i bambini anche se non ricordo i miei, ricordo di aver notato (dall'ultima fila ovviamente ) un ragazzo davanti tutto impettito che aveva una specie di cartellina, scatola che si apriva con penne e matite e un gattino (che però si muoveva come un cagnolino) tutto vestito che faceva avanti e indietro dentro la scatola e invece a lato, ma qualche fila indietro, il ragazzino col gatto brutto brutto.
Ricordo distintamente che il gatto era sdraiato ed era biancastro con una macchia nera forse sulla testa, molto grasso e, particolare che mi ha colpita, aveva una lingua stranissima, sempre nera e diramata, quasi come quella di un serpente ma aveva le punte corte e arrotondate.

Ricordo di aver pensato che il gattino davanti era in pericolo e non lo sapeva...o qualcosa del genere.
Provo a darne un'altra interpretazione anche se è passato molto tempo (in fondo lo ammetto spero di cavarne qualcosa o perlomeno stimolare la produzione di altro materiale rivedendo tutti stì sogni fatti)

Provo a interpretare i due gatti come due tendenze opposte. Io ho un gatto, che però non vedo, e così il ragazzino all'inizio, padrone di quello brutto brutto. Poi nell'aula tutti ne hanno uno quindi rappresenta un qualcosa che hanno tutti, una tendenza forse o forse no ma mi è venuto in mente un film in cui gli esseri umanoi erano "distaccati" dalla loro anima che li accompagnava in forma di animale magico (la bussola d'oro foirse).

Ora non credo rappresentino l'anima ma piuttosto una sorta di atteggiamento prevalente, diciamo così.

Da una parte c'è il ragazzino con questo gattino tutto vestito, impettito, magretto.La valigetta e le cose ordinate e squadrate mi fanno pensar a una sorta di perfezionismo bloccante, ingessato, atto più a far bella figura che a raggiungere qualche scopo reale.(però questo è quello che penso io..)
Forse è anche rappresentativo di una persona che abbisogna di controllare ogni cosa, tanto da ammaestrare persino il gattino...

Poi c'è il gattone, brutto e lento e grasso. Mi ricordo che era all'opposto dell'altro molto rilassato, floscio e intento a pulirsi. Non sò che valenza abbia il colore bianco con la macchiona nera ma mi rimane impressa la lingua, biforcuta.
Forse il fatto che abbia la lingua di un serpente è indice di malafede ma le punte sono arrotondate, il che forse sminuisce.

Non sò il perchè della sensazione di pericolo. Il gattino impettito di sicuro avrebbe avuto la peggio sotto al gattone grosso ma non capisco il motivo che potrebbe scatenare la lite.

Forse non dovrei trascurare il fatto che il gattone lo avevo già visto, forse questo vuol dire che è una atteggiamento che conosco e forse proprio questo mio riconoscerlo me lo fà catalogare come "pericoloso".

Uhm, forse più semplicemente il gatto rappresenta il modo con cui ci si pone di fronte all'imparare,faticare, siamo in una scuola, e il micione grosso contrasta con il "tutto a posto" del micino perchè iì primo rappresenta la pigrizia.



ps
psssssssssss Red, mi ha colpito leggendo la svolta brusca che ha fatto la donna per non finire in mare...che famo, ci frequentiamo via etere?

Appena scopri che vuol dire la svolta brusca parlamene eh!

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