Discussione: Il padre nonno
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Vecchio 27-03-2009, 20.22.55   #22
griselda
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Ho cercato la notizia e ho trovato.
E' assurda la storia.
La ragazza anni fa era scappata e aveva chiesto asilo ai parenti, il padre andò a riprenderla e costrinse la figlia a denunciare lo zio che l'aveva ospitata, per violenza sessuale, e la polizia archiviò la storia perchè la ragazza non era credibile...... e nessuno ha indagato, e intanto la ragazza ha continuato a subire violenze.

Ma santa pazienza!
Anche qui, sta ragazza ha detto che era in una stanza dentro una casa! Va bene che è stata giudicata dagli psicologi in uno stato patologico di dipendenza (allora non li avrebbe denunciati nemmeno...... ma evidentemente sbaglio) ma qualcuno avrà sentito?
Si dice nell'articolo, che una nipote lontana andò a Torino a casa di questo signore, lo zio, come ospite, sta nipote è stata violentata! E nessuno ha fatto niente? Nessuno ha denunciato? Lei non era dipendente dallo zio. Poi il figlio di questo tizio ha fatto nascere, con una moglie presumibilmente, 4 figlie e tutte le ha violentate con età diverse dai 6 ai 20' anni. Nessuno sente?
Ma in che schifo di società viviamo? Chi sono i veri mostri?

Certo queste figlie evidentemente ritenevano le famiglie e la vita quella che vivevano tutte loro e non conoscendo altro non sapevano evidentemente cosa era giusto e cosa no, avranno una psiche delicata e labile... ma dove stanno gli occhi della gente?
Dove sta il vicino che ti dava una mano se ti vedeva in difficoltà?
Se addirittura la polizia non indaga chi ci pretegge? Perchè quelle ragazze siamo anche noi.

Siamo noi come individui e società che dobbiamo cambiare, nel profondo.
"giudicata dagli psicologi in uno stato patologico di dipendenza?"
Mi spiegassero cosa vuol dire!
Un bambino o una bambina è la sua famiglia. Mi spiego io mi ricordo da bambina che quello che vivevo in famiglia per me era la normalità sino a che ero piccolina. Ricordo che una volta appresi che una cosa non era proprio idonea perchè una altra bambina che viveva male la cosa mi fece da specchio. Ma anche altre cose che imparai quando andai fuori di casa e iniziai a fare paragoni. Se ci aggiungi magari la paura fai tombola.
Una mia vicina di casa una volta, io avevo otto anni ed ero a casa loro perchè io e sua figlia facevamo i compiti insieme, lei siccome aveva sbagliato un risultato di matematica, sua madre la chiamò a se e le morse un dito talmente forte da farla piangere. Io scappai terrorizzata a casa e raccontato il fatto a mia madre mi disse che erano affari loro e che ci si doveva immischiare nei fatti degli altri.
Per cui quando un giorno arrivò a scuola piena di lividi, e disse alla maestra di essere caduta dalle scale io non mi alzai per dire che non era vero, non dissi che la sera prima sentivamo le sue urla e le botte che la madre le stava dando, feci finta di niente entrai in casa per non sentire con il cuore che piangeva per la mia amica, ma questo era quello che mi avevano insegnato a otto anni, allora.
Ricordo la maestra che le chiedeva ripetutamente se lei era davvero caduta dalle scale e la bimba terrorizzata ripeteva si sono caduta dalle scale.

Però fortunatamenete c'era anche una anziana vicina di casa, che quando vedeva la madre picchiare il bimbo più piccolo di tre anni con il battipanni andava e stappandoglielo dalle mani se lo portava a casa sua dicendole di non provare ad andare a riprenderselo per almeno un po' di ore.
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