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Vecchio 17-04-2005, 20.40.45   #15
pluto
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io ho scritto che il sentire può essere alimentato anche da buone letture o esempi esterni.Ciò che ho scritto deriva dal fatto che ad esempio in tema di religioni ho sempre letto molto poco e me ne faccio un po' una colpa.Perchè penso che il leggere affini un po' l'anima e affini anche la conoscenza...ciò potrebbe alimentare il sentire di cui parlo.proprio iin quanto esseri razionali noi vogliamo conoscere sempre di più prima di fidarci o affidarci a qualcosa...Ecco allora che ad esempio io non mi accontenterei mai solamente della conoscenza di un santone buddista per credere nel buddismo ma pretenderei di conoscere leggendo molto tutto ciò che ha a che fare con quella dottrina....Così nella conoscenza del cattolicesimo il solo fatto che esistano sacerdoti bravi o bravi Papi non mi è sufficiente se non unito ad una approfondita conoscenza non solo dei precedenti storici della dottrina cattolica e della storia della chiesa (storia alquanto brutta nei secoli passati), ma anche di una conoscenza più profonda del pensiero cattolico attuale e della sua evoluzione. Ecco che allora ritorno a quanto in premessa di questo post: quando però sento parlare di miracoli mi fermo ....percepisco un qualcosa che sfugge ad ogni razionale dimostrazione ed allora entro in crisi perchè dovrei dire che i miracolati raccontano balle e ciò non è possibile...dal momento che spesso si è sentito parlare di miracoli o perlomeno di fatti prodigiosi ed inspiegabili con la sola ragione......Subentra in me allora un'alterazione emotiva rispetto al mio desiderio di spiegazione inspiegabile....Ritorno allora sempre a quanto detto più sopra, cerco di ammettere che dentro ognuno di noi ci sono delle forze che unite, ci fanno sentire più o meno tutti uguali ma solo una profonda conoscenza e soprattutto un profondo desiderio di conoscenza ci può minimamente appagare e quindi anche farci sentire, provare, emozionare e farci sentire più o meno forti anche se indubitabilmente sempre comunque soli.......e unici
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