Discussione: "il padre giusto"
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Vecchio 26-02-2006, 00.27.16   #4
seleparina
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Provo ad entrare nel meccanismo che ha fatto sì che la nostra cantante italiana più famosa dicesse ciò che ha detto: nel momento in cui scegli la persona con cui condividere la vita (vale sia per l’uomo che per la donna) la considerazione è “questa persona alleverà insieme a me i miei (e suoi) figli…” a questo punto entra in gioco non solo la personale affinità con il partner, ma anche la valutazione soggettiva dei valori dell’altro/a.
“Questi valori sono i valori che io vorrei che lui/lei insegnasse ai nostri figli”?
Ed ecco che la frase non appare totalmente priva di senso, se presa sotto quest’ottica. Ottica puramente soggettiva, come soggettivi sono i valori in cui si crede o non crede e come soggettiva sarà poi la successiva reazione del figlio a quel tipo di insegnamento, che a dire del genitore è il più giusto. La stessa cosa detta a due persone diverse scatenerà reazioni simili o completamente dissimili, per cui…la “scelta” del partner è una scelta “egoistica” in quanto l’altro ha delle caratteristiche a noi consone (cioè che noi riteniamo tali perchè rientrano nei nostri parametri di giusto) ma che con uguali probabilità potrebbero essere caratteristiche idonee o non idonee all’educazione del figlio, in base, appunto, alla personalità con la quale ci si troverà a confrontarsi.
Per farla breve, scegliere un padre o una madre con carattere –compensante una serie infinita di mancanze/lacune/esigenze/esperienze- non vuol dire necessariamente che il nascituro tragga giovamento da un genitore deciso ed esuberante, ma potrebbe invece “subire” il carattere forte del genitore sentendosi “minato”.
Certo che è un pò come il cane che si morde la coda: io figlio ho una madre con carattere che mi rende insicuro; la mia partner sarà dolce ma insicura perché non voglio ripetere l’esperienza di una donna che mi sovrasta e spinge a “fare” come lei “fa” non sapendo che provoca la reazione contraria; mio figlio crescerà con una persona che non farà la stessa cosa che mia madre ha fatto con me, così non avrà le mie stesse paure.
Ma se non fosse così?
Insomma, trovo un po’ ipocrita (anche se evidentemente inconsapevole) la scelta del padre prima del marito, forse qualcuno dovrebbe dirle che in realtà farà l’esatto contrario.
Ciò non toglie che ognuno di noi lo fa.

Ho esagerato?
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