non c'è più nulla che dica di me
fuorché il mio non esserci
quando dovrei
e la mia disperazione quando saprei
un vuoto grande come una casa
un non saper vivere un non saper reagire
un non sapere esserci quando occorre
un non saper fare torti
un non saper donare
né saper amare
un no assoluto alla propria persona
cosa è mai che ci fa dire
esisto?
il lavoro?
la sete di vivere?
la disperazione sedata da un bacio?
l'illusione non domata dalla realtà?
cosa mai trasforma le lacrime amare in dignità?
la pesantezza in vita pesante e dura
la debolezza in difficoltà?
o voi al di là della linea...
abbiate pietà di me e delle mie debolezze
mi sento defraudata del diritto di essere
e non c'è chi me lo restituisca
mi sento affaticata da mancanze gravi
e non c'è chi me le risollevi
il mio vuoto vivere si trascina
di stagione in stagione senza meta
senza un obiettivo
a cui scaricare amore
nevrotico e inutile vorticare su me stessa
che non sono
bathoss ebbe ragione:
noi non siamo e mai saremo.
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