Discussione: Abbandono e Sostegno.
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Vecchio 17-07-2010, 15.26.53   #3
diamantea
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A proposito di zona mediana, la via di mezzo è la più facile e più comoda da percorrere, non necessita di grande sostegno proprio perchè sta in una linea diciamo pianeggiante, avanti e indietro senza troppo sforzo o impegno, è il tiepido della vita. (E' la vita piatta di cui parlava Uno?) Il sostegno è quasi inutile.

Anche nella tecnica vocale le note centrali di qualunque sia il timpro di voce non necessitano di molto sostegno e fiato.
Anche nelle amputazioni del dito del piede medio non cambia molto nell'assetto del passo e dell'equilibrio del corpo e la lunghezza del piede.

Nel mezzo mancano gli estremi per cui è richiesto uno sforzo, una decisione, una presa di posizione.

Credo che la maggior parte di noi viviamo in questo limbo emotivo in cui non si soffre e non si gode. La paura certo dell'insicurezza di misurarsi con i diversi sostegni interiori. La paura della morte, credo si ritorni sempre qui.

Credo che abbandono e sostegno siano i due estremi di quel mezzo in cui viviamo. Senza abbandono il sostegno è inutile.
E' come dire che prima si manifesta l'energia femminile e poi quella maschile? Il femminile è il primo a manifestarsi e l'ultimo a scomparire?

Eppure ci sono persone che vivono più agli estremi, autonomi e non hanno paura, hanno quella fiducia incondizionata che il sostegno lo troveranno anche nella morte se è il loro destino.
Ma dove nasce quella fiducia? Quella capacità di attingere alla propria energia?
Sicuramente ho la capacità di sostenere me stessa e gli altri in alcuni ambiti della vita, ma vorrei capire meglio come funziona, come si sviluppa la capacità di riconoscere e consolidare o rinforzare il sostegno.
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