Discussione: Abbandono e Sostegno.
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Vecchio 19-07-2010, 16.38.56   #10
diamantea
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Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Cioè sei accogliente?
Certo Ray, entra con fiducia nella tana del lupo, sono innoqua come l'Etna quando non è in eruzione!!!

Scherzi a parte, ho letto molte volte quanto hai scritto.
Mi è chiaro il concetto del mitigare la possessività divorante del femminile che accoglie, contiene e soprattutto trattiene tutto ciò che pensa le appartenga solo perchè lo ha contenuto.
Ti dirò che negli anni passati ho lavorato molto per distruggere la figura maschile per tanti motivi che possono essere più o meno intuibili, senza tralasciare quello culturale che fa delle donne le artefici del loro dio e del loro carnefice.

Dietro ci sta la tacita richiesta di mia madre, lei vuole che io odi l'uomo, che non mi lasci possedere; usare e odiare, ma non lasciare mai, allora lei mi ama, altrimenti mi odia.
Non sono mai stata femminista, nel senso che non sono per la parità dei sessi, l'uomo deve fare l'uomo e la donna la donna.
Negli anni mi sono accorta di quanto è bello il maschile, le sue qualità mi piacciono molto, ma vorrei appropriarmi di queste qualità senza rendere merito ed onore all'uomo.
C'è un forte desiderio di separatezza dentro di me. Non voglio avere bisogno di un uomo ma voglio le sue qualità. Ho una forte attrazione e desiderio di abbandono verso l'uomo ma ho anche un imperativo da rispettare se voglio l'amore di mia madre, ovvero del mio femminile condizionato da un modello distorto.
Ma ora l'amore distorto ed egoista di mia madre non lo voglio più, lei si è amputata le dita contro il mio volere, l'ho lasciata sola, mi sono separata da lei soffrendo ma ho fatto la mia scelta, lei è rimasta menomata dalla sua follia autolesionista ma io sono ancora integra, forse ho ancora una possibilità.
E' una verità sconcertante e tremenda, ma la vedo con fredda lucidità e ne voglio uscire se è ancora possibile.

Citazione:
Può invaderlo... e se c'è rifiuto questa invasione comporta un mescolamento e una possessione che impedisce poi di distinguere uno dall'altra.
Questo non riesco ancora a comprenderlo bene. Come e perchè può invaderlo. Come si può imparare a distinguerlo.
Nell'unione del maschile con il femminile interiore non c'è completezza? Non è l'anelito dell'essere umano che sale di livello e si unisce con se stesso?

Citazione:
E qui torniamo allo psicologico... nelle donne che rifiutano il maschile spesso vediamo una invasione di quest ultimo nella coscienza e la donna non distingue più i pensieri suoi da quelli suggeriti dalla sua controparte... e va a finire che si riveste di atteggiamenti e comportamenti e vissuti maschili, proprio del tipo che teme...
Anche qui temo è quello che mi sta accadendo. Non riesco più a distinguere ciò che mi appartiene. Ci sono momenti in cui sono docile, fragile e arrendevole nel mio femminile, poi subentra il guerriero del mio maschile.
E' una situazione molto difficile e destabilizzante per chi mi sta accanto pur accettandomi nella mia conflittualità in quanto cmq prende soprattutto del buono da ogni mia parte.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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