Discussione: Il tempo
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Vecchio 05-05-2009, 16.17.14   #24
jezebelius
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Come conciliate le due cose, cioè essere pienamente coscienti e fuori dall'illusione?
Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
L'unico modo che intravedo a prima vista è postulare che la coscienza abbia la possibilità di percepire al di là delle tre dimensioni, almeno in potenza. La piena coscienza quindi, una volta sviluppata, cancellerebbe l'illusione provocata dalla dimensione che manca.

A proposito di questa illusione, argomento che mi piacerebbe espandere, la ritengo semplicemente l'effetto della limitatezza della coscienza.
Noi vediamo i fenomeni nel tempo così come una coscienza bidimensionale vedrebbe un cilindro come un susseguirsi di infiniti cerchi. Per noi tridimensionali c'è un cilindro contemporaneo, per l'essere bidimensionale infiniti cerchi (sezione) uno dopo l'altro. Che ne pensi LB? Nessuna legge fisica postulata dalla coscienza bidimensionale (che chiamerebbe "tempo" il vettore che collega i vari cerchi) sarebbe infranta dal cilindro no?

Sulla falsariga di ciò che Ray ha detto, credo che si possa partire dall'ammettere che c'è una dimensione ulteriore a quelle che conosciamo e che percepiamo come assolute.
Potremmo dire, ancora, che siamo " schiacciati" in questa visione dal tempo che per altro verso potrebbe rappresentare una Legge alla quale tutto ciò che appartiene all'ambiente ove opera, agisce, è soggetto.

La limitatezza che ci contraddistingue ci attribuisce, allo stesso tempo, una visione, o meglio ce la fa attribuire, lineare dalla quale non si può uscire se non con sforzo; come dire che non è semplice, pur ammettendo l'esistenza di altra dimensione.
Ora, mi verrebbe da dire che in effetti per " modificare" il tempo, ossia la percezione che ne ho - e dunque questa tale, definita, illusione - devo, per forza, modificare me stesso; fare in modo di assumere una forma, diversa da quella con la quale, schiacciata, opero giacché la percezione che ne ho " passa " per me....
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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