Discussione: Essere e Non-Essere
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Vecchio 11-01-2006, 00.02.12   #1
Ray
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Predefinito Essere e Non-Essere

Nel comune parlare attuale, che ha ormai perso quasi del tutto il vero valore delle parole e cioè, come qualsiasi altra cosa di ordine contingente, il fungere da supporto per l'intuizione intellettuale, dire "essere" è dire niente.

Chiunque faccia la prova di asserire che qualcosa o qualcuno semplicemente "è" produrrà inevitabilemnte nel suo interlocutore la richiesta di svariate specificazioni.

E' cosa? E' come? e via così.

Ad esempio, così si capisce meglio, se sentiamo qualcuno dire "tale è"... questa cosa pare non ci basti... e subito a chiedergli se è un uomo, se è alto, se è verde, se mangia, e via così indefinitamente.
Le parole "io sono colui che è" suonano ormai prive di ogni significato...

Tuttavia ( ) quando specifichiamo cosa, come, dove, quando qualcosa è in realtà specifichiamo cosa non è.
Ci pare di aggiungere ma invece togliamo.

Ecco che se ciò è verde deduciamo che non è di altri colori... anzi che è colorato e non in altre modalità... o in altre modalità contemporaneamente... e via così fino a riuscire a dire che se Tale è uomo allora altro non è...

Quando diciamo "è" ci pronunciamo sull'essenza.

Quando diciamo "è questo, quello, in quel modo, in quell'altro" limitiamo questa essenza, specifichiamo una manifestazione escludendo le altre indefinite possibilità... poniamo dei limiti ristretti, tanto più ristretti quanto più si specifica, proprio all' "essere".

Come dire che più si è qualcosa o in qualche modo meno si "è"... e più invece si smette di essere qualcosa o in qualche modo più ci si avvicina all' "essere"...
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