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Vecchio 26-01-2006, 11.12.20   #11
Ray
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Citazione:
Originalmente inviato da Grey Owl
Rispetto a questa mattina sono emerse risposte dalla discussione...
Rispetto a queste risposte sono emerse convinzioni personali...
Rispetto a queste convinzioni personali sono emerse...
sono emerse da dove?...
Le parole scritte trasmettono un concetto di valore comune?...
Sottendono alla regola della sincronicita'?...

Sono stato in grado di formulare la domana in modo fedele a come la sento in me?...

Forse credo che condividere, comunicare, partecipare...forse questo mi rende migliore?

Forse si'...

Forse no... non ho ancora una risposta a cosa mi rende migliore...
La domanda iniziale di Grey, qui in qualche modo ripetuta, forse non è proprio quello che sembra a prima vista... o perlomeno non tutto.

Se esplicitamente essa apre ad un problema di non facile soluzione perchè costringe a porsi la questione ontologica del bene-male... del paragone-punto di riferimento... e dell' relativo-assoluto (la strada intrapresa da Kael, con il quale concordo pienamente), implicitamente invece, credo, esprima un dubbio ed un "angoscia" personali.

Forse è per questo che si trova in questa sezione.

Provo a riformulare la domanda... <<come faccio a sapere se adesso sono migliore di prima? come posso essere sicuro di percorrere una strada positiva e di non essere invece immerso nell'illusione? posto che io voglia "migliorare" come faccio a sapere se ogni azione, o qualsiasi azione, che faccio concordi con la mia intenzione? Ma sopratutto, perchè voglio "migliorare" ? >>

Chiaramente non posso sapere se questo era veramente ciò che muoveva Grey... tuttavia credo di aver espresso un qualcosa che riguarda, in un modo o nell'altro, un po' tutti.

Se il punto è questo, la ricerca di parametri, di una risposta razionale a "cosa ci rende migliori" non è altro che una richiesta di certezze... di appoggi su qualcosa... per sedare il senso del dubbio... per togliere, almeno in parte o momentaneamente, quella sensazione di "traballare"...

Temo però che queste certezze non si trovino dove le cerchiamo... per carità, un viaggio intellettuale nei concetti fin qua esposti non può far che bene... però alla fin fine, quando si sta in acqua analizzarne la salinità serve ma non ti da appoggi (qualche indizio magari si)... l'appoggio è sul fondo, dove l'acqua stessa si appoggia alla terra... e se si vuole avere terreno veramente sicuro sotto i piedi li si deve andare... magari trattenendo il fiato.
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