Discussione: Timori al buio.
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Vecchio 25-07-2011, 00.24.50   #1
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Predefinito Timori al buio.

In uno spazio piccolo e in penombra si consuma una scena dura e senza senso: mia sorella ha davanti il corpo di un giovane uomo, bello e con la barba; sembra vivo ma è morto sicuramente da poco. Dalle sembianze riconosco che è Cristo e lei deve tagliargli il braccio destro. Lo deve fare, non sappiamo perchè, è agitata e dolorante perchè non vorrebbe farlo. Lo solleva sotto la lampada per vedere se veramente è senza vita, sembra si di, dico di si. Non è bello fare ciò che deve fare perchè è intatta la freschezza di quel corpo inerme e inerte.

Fatto il taglio, ve ne sono altri, in corpi non più identificabili, e lei fa il gesto di nutrirsi della linfa che sgorga. Capisco allora che è una necessità, non può farne ameno, morirebbe se non lo facesse. Però non ha ucciso nessuno.

Di seguito sogno ancora.

Mi trovo a mare in un piccolo golfo, c'è tanta gente felice nell'acqua vicino la riva. Mi allontano un pò, subito si fa buio, mi giro e sono lontanissima; annegherò di sicuro. Cerco con lo sguardo la riva, intravvedo la gente sempre al buio e mi avvicino, con poche bracciate. Aumenta la luce. C'è anche mia sorella, nuoto un altro pò, e di nuovo in pochi secondi sono troppo lontana e al buio. Stesso cercare la riva, ritornare in un baleno non appena la individuo. Dico allora che dobbiamo proprio avvicinarci e toccare coi piedi se vogliamo restare tra la gente al sicuro e alla luce. Infatti la gente ora passeggia nella battigia-lungomare, che va e viene nelle due direzioni, vestita di festa, di teatro, o di vacanza, mentre la luce su di essi è come un riflettore che segue i personaggi nel palcoscenico. Se però mi avvicino di più il fascio di luce si allarga fino luce del sole.
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