Discussione: Timori al buio.
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Vecchio 31-07-2011, 12.59.36   #20
diamantea
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Originalmente inviato da webetina Visualizza messaggio
Dico allora che dobbiamo proprio avvicinarci e toccare coi piedi se vogliamo restare tra la gente al sicuro e alla luce. Infatti la gente ora passeggia nella battigia-lungomare, che va e viene nelle due direzioni, vestita di festa, di teatro, o di vacanza, mentre la luce su di essi è come un riflettore che segue i personaggi nel palcoscenico. Se però mi avvicino di più il fascio di luce si allarga fino luce del sole.
Questa parte di sogno mi fa pensare alla focalizzazione di punti di vista per restare a contatto con la realtà quando da essa ci si allontana, quella che si conosce almeno.
Il nuotare nel mare al buio come fa notare anche Stella lo attibuisco all'inconscio.
Vi è da un lato il desiderio di immergervisi per conoscerlo meglio, oppure per allargare il proprio campo di azione ma il buio e il non toccare con i piedi fa paura, non si hanno i riferimenti a cui siamo abituati, per cui guardare la gente che passeggia sulla battigia del lungomare, quindi in zona protetta, conosciuta, sicura è il punto di focalizzazione della luce che ti permette di tornare sempre a riva, ovvero quella zona protetta dove tocchi con i piedi, quindi il contatto con la terra la materia la realtà che conosci e ti rassicura. Però c'è questa tendenza a conoscere l'ignoto, infatti ti allontani più volte, ed in effetti ti viene facile allontanarti e avvicinarti, bastano poche bracciate in quanto ti allontani tutto sommato di poco, quel tanto che ti permette di focalizzare la riva e di tornare con facilità.

La gente sulla battigia illuminata dal fascio di luce come un riflettore da farli sembrare attori potrebbe indicare i tuoi ruoli, le parti che impersoni nel conscio ma che visti da lontano, dalla zona inconscia o buia ti fanno vedere che sono come attori, ovvero è come guardare se stessi mentre si recita alla vita e non appena ti avvicini alla riva la luce diventa come quella del sole, cioè reale, tu che torni ad immergerti in quella che ti sembra reale ma che prima hai visto come fosse un teatro, quindi una recita.

I ruoli ci avvicendiamo non siamo noi, e forse quando ci si allontana dalla zona del conscio possiamo vedere il teatro della vita.
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