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Vecchio 06-11-2007, 12.14.46   #14
Ray
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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
Il giudizio degli altri..
panico
alle volte mi fa venire una tale ansia che mi metto in difesa anche quando non ce ne sarebbe alcun bisogno...ma difendersi da cosa? Ho tentato di osservarmi in questo anche se le resistenze sono davvero forti e mi "distraggo" inevitabilmente.. dal giudizio degli altri passo al giudicare.
Quello che ho notato è da una parte il bisogno, la necessità, la smania di sapere..devo devo devo..come se sapere cosa gli altri pensano di me sia un modo per tenere tutto sotto controllo, so cosa pensi,so cosa aspettarmi da te, so come prenderti, se pensi male di me posso elaborare delle strategie per difendermi ( eh sò un pò paranoica....o solo insicura?) ..è un bisogno di controllo e nei pochi momenti di lucidità che vivo mi rendo conto che è anche una necessità infantile di scoprire cosa in me non piace e così di conseguenza se sei una persona che ritengo importante trovo il modo di modificare quell'atteggiamento e di ricevere la tua approvazione...(questo sa di vampirismo) in effetti in tutto questo la reale importanza dell'altro è minima, ho si bisogno dell'altrui approvazione ma è anche vero che vado "a caccia" della persona più adatta a darmi le conferme che cerco e se non le ottengo...altro giro altra giostra..
andiamo avanti Daf...in un certo senso è come se il giudizio degli altri mi potesse aiutare a coprire delle mie mancanze, dei miei atteggiamenti poco sinceri che io tento di "spiegare" agli altri come "inevitabili" per ottenere quella solidarietà quella partecipazione che mi permette di non andare a fondo nella mancanza stessa, ci passo sopra perchè ho ottenuto una specie di giustificazione da qualcun'altro...
mi sfugge ancora il nesso con il giudizio che ho di me, io non credo di avere un giudizio preciso di quello che sono, motivo per cui mi ritrovo a cercare negli occhi deglia altri riflessi del mio essere, soprattutto non mi ritengo perfetta, anzi...altra scusa? Della serie non sono perfetta, oh povera me, chi mai mi potrà voler bene?
forse è proprio questo il mio giudizio su di me, che sono una povera bimba lasciata sola che cerca disperatamente di fare le cose fatte bene ma mezzo mondo ce l'ha con me?
Gli altri quindi sono solo il nemico se non mi assecondano o un nido dove rifugiarmi se invece mi approvano?
Apprezzo tantissimo questo post... si percepisce lo sforzo fatto.

La parte che ho nerettato secondo me descrive uno dei meccanismi alla base della questione, solo che è il giudizio che abbiamo di noi stessi che ci fa ricercare conferme nel giudizio altrui, non viceversa.
Prima ci formiamo una idea falsa di noi, indipendentemente dagli altri. Questa idea inevitabilmente ci vuole perfetti. Poi, come spiega bene Kael, questa idea si riflette negli altri. Se gli altri non ci fossero non troverebbe uno specchio su cui rimbalzare e niente effetto radar. Quindi, grazie agli altri, la cosa ci ritorna al contrario (effetto specchio) ovvero come giudizio degli altri... che però non esiste. E' sempre il nostro solo ribaltato. La preoccupazione è che sia errato (la certezza interiore e sottile che ce la stiamo raccontando).

Immagino che questo intendeva Turaz col suo meccanico tentativo di infilare tutto il discorso in una frasetta da cioccolatino. Però ha ragione... se a monte non giudicassimo noi stessi, se ci fosse vera sospensione del giudizio, nulla ci tornerebbe dagli specchi. Il punto è che anche lui inverte causa ed effetto: infatti il punto di partenza è che giudichiamo, non che non giudichiamo, quindi non basta semplicemente dire non giudicare e non verrai giudicato, la domanda sorge spontanea... dato che giudico, come smettere di farlo? Immagino che basti apportare luce...

Invece non basta. Osservare e vedere in noi questi meccanismi non li toglie. La situazione si modifica questo si, ma la forza con la quale questi meccanismi cercheranno di imporsi può anche aumentare. La falsa personalità mica vuole morire. Quindi si tratta di vederli e di usare lo sforzo di cui siamo capaci per non farli agire a costo, a volte, di procurarsi da soli frizioni dolorose. Per ora non mi viene altro.

Ultima modifica di Ray : 06-11-2007 alle ore 12.17.21. Motivo: non avevo letto Griselda, ma non ho cambiato nulla
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