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Vecchio 04-02-2008, 15.56.16   #12
dafne
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Avete tutti visto il lato grafico della cosa, che c'è anche ma "nasconde" il lato funzionale.
Quello che volevo farvi vedere è probabilmente più comprensibile da chi conosce come funzionano i database sui computer o da chi ha studiato a fondo la matematica degli insiemi, comunque ora lo portiamo su esempi semplici.
L'esempio è che abbiamo uno di quegli enormi puzzle, dico enorme, una cosa tipo 200.000 pezzi. Abbiamo un tavolone di dimensioni adeguate per poggiare i pezzi ed iniziare la costruzione.
Ora mettiamo che sul tavolo abbiamo delle scatoline che permettono di accogliere un unico pezzo e delle scatole allungate che permettono invece di raccogliere molti pezzi.
Quelle da un unico pezzo (quadretti) sono messe una vicina l'altra a formare righe, quelle lunghe (righe) sono messe una sopra l'altra.
Adesso iniziamo il puzzle, iniziamo a dividere i pezzi, immagino che tutti avrete mai provato a fare un puzzle. Quindi pendiamo i pezzi che hanno del celeste che presumiamo sia parte del cielo, se usiamo le scatole lunghe (righe) li mettiamo tutti in una scatola, se usiamo le scatole piccole li mettiamo in una scatola di una riga che contiene tutti pezzi con il cielo, cercando di dargli un ordine, per esempio se ha molto blu cielo ma un pezzetto di marrone che sappiamo essere un tetto la mettiamo in un determinato quadretto-scatola, se ha la punta di un albero verde in un altro etc...
Cosa possiamo già vedere al volo?
Che facciamo prima a posizionare le cose nelle scatole lunghe-righe, ma che quando le dobbiamo riusare facciamo prima con le scatole piccole-quadretti.
Non c'è un reale vantaggio nelle due modalità, sono solo appunto modalità e predisposizioni.
Se qualcuno fosse in grado di utilizzare le due cose indifferentemente, potrebbe prendere il meglio di entrambe, per esempio mettere sulle righe tutto quello che pur appartenendo alla stessa categoria (nell'esempio il cielo) è facile da distinguere, in questo modo sarebbe veloce a riporre ma anche a trovare. Viceversa dovrebbe sempre mettere nei quadretti ciò che è troppo uniforme, che ha pochi particolari, allora usando i quadretti può dare ai pezzi un posto preciso, un posto in una relazione che gli permette poi di ritrovarlo.

Il foglio bianco?
Se ci pensate è il tavolo senza scatole, esiste sia con tutti i pezzi alla rinfusa che con il puzzle finito... sono certo che coglierete subito la differenza tra i due.
Può essere confusione, fantasticherie... che pur sono la realtà (l'uomo non può pensare nulla che non esista in qualche forma, tempo etc), quei pezzi del puzzle esistono, ma messi così non dicono nulla, non hanno senso.
Oppure può essere un quadro reale della realtà, può essere una visone d'insieme unica che a quel punto va oltre il pezzo del puzzle... non ci occorre più ricordarci dove sta quel pezzo, lo vediamo nell'immagine senza dover sapere dov'è.

Il post è già lungo, ma brevemente (poi ci torno) se ci pensate, emerge che è importante mettere i pezzi del puzzle a posto (usare le scatole), altrimenti il quadro completo non lo vedremo mai, ma è anche importante non attaccarsi alle scatole.
Quindi è anche importante non illudersi che il puzzle sia già fatto, che si faccia da solo..

etc etc, ci torno

ehm
ho paura di non aver ben capito capo scusa.
a me piacciono i puzzle, comincio di solito mettendo da una parte tutti assieme i pezzi della cornice. Questo è quello che tu chiami fare una riga? Invece il quadretto è il singolo pezzo? Ma per andare avanti col puzzle comunque dovresti associare per caratteristiche simili i vari quadretti, quindi formando una riga.
e poi perchè le scatole le metti una sopra l'altra e non di fianco così che le puoi vedere tutte?
scusa la mia capoccia dura
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