Discussione: Il giudizio
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Vecchio 18-10-2009, 19.08.25   #27
Kael
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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
Ma è possibile che la sospensione del giudizio faccia male?
Lo so che razionalmente è una contraddizione perchè riuscire per un momento a constatare un fatto per com'è dà sollievo, o meglio ancora, riuscire a togliersi il peso del giudizio è assai sollevante (passatemi l'avverbio) ma...poi si stà male, è come se non ci fossero più argini nè appigli, non sò spiegarmi.

Forse più che una sospensione del giudizio è solo un inizio a vederlo eppure ho in questi giorni la netta sensazione di essere in piena, sommersa da un insieme di spiacevoli sensazioni e ricordi e vorrei solo chiudermi.
Chiudermi a riccio e murarmi di nuovo (bisogno di controllo?) ma non voglio. Mi stò facendo un film? Me la stò raccontando?

Non riesco ad assolvermi, e la cosa mi consuma...perchè non stò cercando consolazione a destra e manca..almeno stò cercando di arginarla...ma vorrei capire se posso aspettare di consumarmi in questo fiume o se esiste un modo per direzionare e ottimizzare questo stato (adesso stò razionalizzando )

Non so se sono riuscito a capire bene quello che intendi, comunque grossomodo la differenza è questa:

Giudizio: Gigi dice una cosa nel momento sbagliato = cretino!
Constatazione: Gigi dice una cosa nel momento sbagliato.

Per limitarsi alla sola constatazione quello che bisogna cercare di fare è bloccare la mente istintiva, che se lasciata libera di agire salta subito alle conclusioni e blocca, congela quell'evento. Una volta che so che Gigi è un cretino infatti sono soddisfatto, la mente è sazia e appagata. E' un "archiviare" il caso in fretta e furia, prima ancora di aver indagato a fondo su tutte le motivazioni e sui retroscena che hanno potuto spingere Gigi a parlare nel momento sbagliato. Insomma, è un modo per chiudere i giochi, per non scoprire, per non conoscere (o meglio, per illudersi di non averne bisogno)

Se questo giudizio è direzionato su se stessi, beh, è chiaro che l'autoconoscenza è destinata a fallire. Per inciso va sottolineato che alla mente istintiva non gliene frega nulla di conoscere, di imparare, etc.. la sola cosa che conta per lei è di mantenere il controllo, di illudersi di essere al di sopra e di poter quindi giudicare.
Questo è lo sforzo considerevole, il tenerla a bada, non darle "spazio" di azione. Spazio che occorre necessariamente occupare con altro, con pensieri coscienti, non meccanici... Un po' come il fantino doma il cavallo selvatico sostituendo i suoi movimenti istintivi con comandi coscienti..
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