Discussione: La metà oscura
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Vecchio 18-11-2009, 17.22.04   #3
filoumenanike
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Originalmente inviato da Edera Visualizza messaggio
Sono tutte cose che mi affascinano e che ho provato, sembrano funzionare ma mi accorgo che dopo un pò di tempo tendo a mollare tutto e mi viene un'insana voglia di tornare a sguazzare nei bassifondi della mia anima decadente. Perchè la verità è che sono tremendamente attratta dal nero, dal decadentismo, dalla morte e da tutti quei temi dark, abissali che governano da sempre la storia dell'uomo. Nutro forti sentimenti contrastanti verso questa parte di me, sembra 'impastata' nella mia personalità. E sì che a prima vista sembrerei molto solare ma internamente ho un tale groviglio di passioni e di conflitti da rischiare spesso e volentieri di esserne risucchiata, anzi più che rischiare ne vengo proprio inghiottita con episodi depressivi di varia entità. Quello che scrivo nei miei tentativi di espressione tende al decadentismo, l'arte che mi attira nasce in qualche modo dai mondi sotterranei dell'inconscio, quelli più scuri e profondi. Se passo davanti a un cimitero ne rimango affascinata, mi emoziono a teatro davanti le tragedie di shakespeare, il connubio amore-morte per me è il massimo.
Spesso vivendo in questa società dove l'apparenza conta più della sostanza, ci sentiamo in qualche modo obbligati ad apparire sereni o ad essere realmente sereni, felici e beati!
Secondo me tutti noi, se abbiamo un qualche pizzico di sensibilità, dobbiamo combattere con la parte oscura, con i lati negativi dell'esistenza, oggi per ogni sentimento di dolore usiamo la definizione di depressione e, magari, si ricorre dallo psicologo per elaborare la perdita di una persona cara! Ma il dolore non si può curare, fa parte della vita, occorre imparare a convivere con il lato oscuro perchè così lo portiamo in superficie e forse diventa più chiaro, dobbiamo permettere alle nostre angosce di esternarsi, di non vergognarci di averle, pensare positivo è una buona cosa ma non ci si può illudere che se ci cade una tegola in testa continueremo a pensare positivo!, la botta fa male, procura un dolore intenso che va superato lentamente, con forza e pazienza, senza crogiolarci più di tanto sull'accadimento, sul proprio autocompiacimento del dolore, insomma non bisogna alimentarlo!
Scusami se ho detto frasi che possano sembrare rigide o inopportune o dettate dall'alto...in fondo parlavo soprattutto a me stessa, dal momento che mi sono rivista nelle tue parole!
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