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Sogno di andare a trovare la nonna materna, è malata e ha bisogno di essere aiutata in casa. Le pulisco la stanza, e poi ce ne un'altra, vorrei quindi andare via ma lei me ne mostra altre, una serie di stanze una appresso all'altra, tutte visibili dalla prima come fosse un lungo corridoio. Il pavimento è lindo fin dove avevo già pulito, dopo mi scoraggia intravvedere quella infinità di stanze sporchè. Non sono più disposta, non ero andata lì per questo, mi si chiede troppo e non ritengo utile abitare tutta quella casa per una persona sola.
Vado a casa dell'altra nonna, quella paterna, pure lì tutto da pulire. Questa volta c'è mia madre, e le dico che deve ora occuparsi lei di queste anziane, e la lascio a dormire li dove già aveva sistemato un lettino per dormire e fare da custode.

Riprendendo dopo venti anni la lettura di un libro di Freud sulla interpretazione dei sogni; mi rendo conto di quanto sia complessa l'analisi di un sogno. I personaggi sono spesso sostituzioni, gli ambienti , una serie di assemblamenti come un fotomontaggio.