[webetina]

Sogno di tornare a casa e c'è fumo; come avevo sempre temuto sarà accaduto di avere dimenticato qualcosa acceso. Mi affretto ad entrare, ci sono fiammelle che potrebbero divampare di lì a poco, e sembra per ora che solo le ande dell'armadio siano state incenerite lasciando scoperti tutti gli abiti appesi ma intatti.

Giro gli occhi e vedo una fiammella sotto la tenda , porebbe essere la più pericolosa, ma la spengo con due bicchieri d'acqua.

Nel frattempo i carabineri fanno il sopraluogo, e rovistano nei cassetti dove avevo ci sono cose messe alla rinfusa. Non sono cose mie, sembrano pezzi di ricambio, ci sono famaci, forse tranquillanti. In balcone c'è mio marito che sta firmando la sua denuncia contro di me, che causerà l'allontanamento di mio figlio da questa casa viste le prove della mia infermità mentale e l'inffidabilità ormai a limiti non tollerabili.

Mi sento incastrata, i farmaci non sono miei, qualcuno vuol farmi scoppiare.
Sempre lui, poi dice sodddisfatto a mio figlio che me l'ha strappata; io penso che si riferisca al fatto che andrò in rovina e lui comprerà a poco le mie cose.

Improvvisamente dalla disperazione passo al senso di liberazione, mi dico che non fa nulla, che anzi è meglio così, mi libererò di tutto in un attimo e non dovrò più essere quella che sono stata finora: ciò che tutti pensano una debba essere, una schiava di questo modo di essere, di questo diffuto stile di vita, del successo a tutti i costi, del possesso di una vita onorabile.

SOFFRO DEL PESO SCHIACCIANTE DI UN SISTEMA CHE SENTO PU0' CROLLARE, SOTTO IL QUALE PERDEREI' TUTTO CI0' CHE HO E PER CAUSE CHE DIPENDONO ANCHE DA ME CHE NON HO FATTO ABBASTANZA

...e mia madre mi aveva avvertita! (questo me lo fanno pensare i sogni con la bambina)