Discussione: Fame emotiva
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Vecchio 11-07-2011, 14.02.34   #64
griselda
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
E' piu' facile rinunciare e restare a pensare a quello che si dovrebbe fare piuttosto che decidere di fare .
Siamo talmente persona cioe' maschera per rimanere integrati e pieni del consenso collettivo , consenso collettivo che agisce in noi anche se si e' soli in bagno cioe' nella massima intimita' , che anche solo per fare qualcosa di personale e quindi inevitabilmente fuori dai canoni accettati ci vuole un coraggio leonino .
Da qui il senso del ridicolo che va affrontato per essere fuori dal collettivo : ci si sente ridicoli e gli altri ci vedono ridicoli o ci si immagina visti ridicoli da altri .....e la pressione sale , meglio sale la pesantezza alle membra che dovrebbero muoversi per fare .
Ci vuole coraggio anche solo per ammettere di aver bisogno d'altro , figurati per farlo .
Prova ne sia l'appagamento del tutto corrispondente al senso di sazieta' che si prova quando si riesce a rompere gli schemi e a seguire una sana semplice e naturale propria esigenza .

Ora , quel fare , quell'esigenza naturale che se realizzati avrebbe agito a livello di impressioni e nutrito l'anima cosi' da influenzare il corpo col senso di sazieta' ed appagamento indovinate se insoddisfatti quale effetto contrario hanno prima sull'anima e dopo sul corpo ?
Non c'e' dubbio che quel NON fare crea prima vuoto spirituale , e poi voglia di riempire con un surrogato .
Ecco allora la comparsa di quel surrogato che e' il cibo che agisce come risposta alla richiesta dell'anima prima e del corpo dopo .
Il fare compulsivo del mangiare supplisce per un breve periodo al fare vero di cui si ha bisogno e a livello fisico quel corpo vuoto e' riempito come se si trattasse di un sacco.... vuoto .
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Originalmente inviato da Faltea Visualizza messaggio
Questo può valere in alcuni casi, non è così semplice.
Questo non fare di cui parli è generico, potrebbe voler dire tutto o nulla.
E' scontato che se fai fai fai non senti il vuoto, ma solo perché non ne hai il tempo. Non ti prendi il tempo di fermarti e sentire il tuo corpo.
Ma è sbagliato anche questo.
Io mi ritrovo a concordare con quello che dice Faltea e che poi collima anche con quello che ha detto Ray.
Non è così generico e magari quel comportamento che uno usa per riempire è un anestetico...se non ti conosci non puoi sapere dietro a quel palliativo cosa si nasconde davvero.
Perchè certi comportamenti che scaricano una serie di droghe endogene e che scaricano proprio perchè si va contro al collettivo: quella che si definisce trasgressione non è risolutiva. Mi sembra un po' seguire l'istinto e stop messo così

Faccio un esempio...solo nel mio enturage di amici...sono tutti spostati per l'amore libero, senza però essersi svincolati dal matrimonio perchè seocndo loro da vita ed è quella la strada giusta....si ma con il tizio poi che passa a chiederti il conto del cuore aperto per se e chiuso per gli altri e il cervello a lungo andare si annacqua, ma vaglielo a dire...pare la moda del momento! E questo è solo un esempio.

Poi invece ci sono altre cose che sono l'andare contro la propria IP che fanno bene e creano tensione che è roba buona,ma questo è altro.
Magari però tu volevi dire altro che non ho capito in caso son qui che leggo.
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