Discussione: Primi Passi
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 07-12-2006, 16.40.45   #65
Astral
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Astral
 
Data registrazione: 01-08-2006
Residenza: Roma
Messaggi: 3,424
Predefinito

Voglio condividere con voi la mia piccola esperienza nella ricerca spirituale.

Riprendendo l'argomento iniziale del topic, dove si è parlato di una certa insoddisfazione che spinge alla ricerca spirituale, mi trovo daccordo con questa definizione.

Prima di questo momento (la chiamo tappa 0, ma è un riferimento puramente personale) c'è la tappa precedente ad un sentiero spirituale, che è simile a quella dell'animale: si mangia, si lavora, ci si diverte, si vive e basta, si è apparentemente felici( o meglio possiamo dire che si dorme profondamente).

Poi qualcosa scatta in noi, può essere la perdità di qualcuno, la scoperta del divino ecc, ecco che improvvisamente cominciano i guai, ci accorgiamo che è come se abbiamo vissuto in un sogno, e ciò che facciamo prima non ci basta, ci sembra che non ci dia la pienezza completa, la realizzazione, e quindi ci mettiamo alla ricerca.

Ovviamente a questo punto inizia la prima tappa che è fatta sopratutto da insoddisfazione, si vorrebbe cambiare, non si sa quello che vuole, la vita sembra piatta ect. etc. etc.

Poi c'è la seconda tappa dove abbiamo preso consapevolezza dei valori dello spirito e dei primi blocchi personali su cui dovremmo lavorare.

Poi mi fermo qui, perchè ci sono tappe successive, e riconosco di non esserci ancora arrivato.

Posso soltanto dire ( a mio avviso) che i principali dolori e sofferenze sono all'inizio, e gradualmente non so se vengono attenuate dal fatto che si è più consapevoli e responsabili di sè, , o semplicemente si è sviluppata maggiore fortezza interiore.
Ovviamente una piccola insoddisfazione, o meglio un desiderio di continua ricerca nel cammino spirituale c'è sempre, altrimenti saremmo già arrivati.

Maggiore però è questa ricerca, più diventa un viaggio tranquillo, ma costante. E' sopratutto all'inizio quando vi è perdità di certezze che siamo inquieti e ardenti di ricerca. Detto ciò non significa che dopo non avvenga, ma siamo maggiormente consapevoli del fatto che l'unico strumento è proseguire con volontà, ma anche pazienza.
-----

Detto questo, scusate se sono stato prolisso, voglio anche io scrivere come hanno fatto gli altri, come è iniziato il mio percorso di ricerca.

Io ho iniziato con il cattolicesimo, dopo i primi di anni di vita vissuti nell'indifferenza, ovvero credevo in Dio, ma rimaneva li e basta.
Ho cominciato poi, per uno strano gioco di coincidenze ad interessarmi alla fede, e devo dire che in quel periodo ho scoperto una dimensione nuova, e non so spiegarlo molto bene, ma sentivo forte il contatto con lo spirito, anche se ero eccessivamente scrupoloso per quanto riguarda la parte legale della religione.


Ed è proprio qui che è partita una delle crisi che successivamente, mi hanno fatto mettere in discussione nuovamente tutto e riconsiderare che forse il mondo è molto più aperto di quanto io a quel tempo pensavo.

Ho cominciato quindi ad abbandondare il cattolicesimo ( anche se dentro di me, qualcosa di profondo ancora oggi rimane) e mi sono guardato un po' intorno, mi sono avvicinato al paganesimo ma alcuni concetti purtroppo cozzavano alla grande con dei miei principi interiori.

Alla fine sono ritornato ad una spiritualità, ed un contatto con il divino, per cosi dire spontaneo e genuino.

L'unica difficoltà se posso definirla cosi, è che mentre in una religione specifica hai tutto pronto, e spesso trovi persone che condividono qualcosa con te, in un sentiero spirituale molto spesso devi fare da solo, perchè trovi pochi spazi per condivere, e molto spesso è necessario trovare anche un ambiente dove è possibile mettersi in discussione.
Astral non è connesso