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Vecchio 28-01-2007, 16.21.21   #13
Uno
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Se per non seguito intendi che non gli hai dato un nome... ok può essere (del resto chi sono io per scrivere qui che tu hai seguito la destra sapendolo....) e in effetti il nome non è importante, come per vedere il sole che sorge da una capanna del borneo non serve dire che quello è il giorno (anche se un nome glielo danno pure loro) però "studiarle" (intendo Comprenderle) per quanto possibile man mano che si sperimentano può aiutare.....

Il discorso si allunga... ma se è vero che potenzialmente abbiamo tutto dentro (su questo "dentro" ci si potrebbe scrivere una tre cani per la complessità della cosa) , se è vero che però non ne siamo coscienti e che divenire completi dobbiamo conoscerci completamente, le nostre esperienze dovranno percorrere tutte le possibilità che adesso sono potenziali e poi saranno concrete no?

Conoscere i modi con cui queste potenzialità possono esprimersi mi permette di condensarne l'infinità in un numero ragionevole, percorribile nell'arco di una misera vita umana, ovvio l'infallibilità non è garantita e questo non significa
perdere la "spontaneità" di alcuni avvenimenti, ma significa appoggiarsi alla memoria di chi è passato prima per certe vie.

La genetica già ci aiuta molto in tal senso, ma perchè per operare chirurgicamente una persona invece che studiare medicina ogni medico non inizia a sezionare cadaveri in quantità industriale, poi continua facendo esperimenti sui vivi e invece studia?
Poi dovrà comunque fare tirocinio (cioè sperimentare) ma se ognuno reiniziasse da zero saremmo ancora all'età della pietra...
perchè per le cose dello Spirito non potrebbe valere questo concetto?
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