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Vecchio 27-06-2008, 15.07.13   #11
jezebelius
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
La domanda che io mi porrei Astral non è quante calorie consumo con un singolo sforzo, esercizio etc... ma cosa mi farebbe velocizzare il metabolismo,...[....]

Quindi qualsiasi sforzo teso a dimagrire dovrebbe per forza lavorare sul metabolismo come prima cosa, poi il resto dopo.

Non è facile insegnare a modificare il metabolismo, in linea di massima: quelli che pensano con il corpo ce l'hanno veloce e quelli che si muovono con la mente ce l'hanno lento, una persona equilibrata fa le due cose correttamente.


Significa che mentre cammini, che sia piano o veloce, non devi stare a pensare a quante calorie consumerai, non devi cronometrare da quanto tempo stai camminando, ne misurare quanta strada hai fatto... (esempi eh... solo per farti capire il concetto, poi bisognerebbe studiare il tuo modo esattamente)
in questo modo il corpo si muoverà con più energia mentale che energia corporea e il metabolismo rimarrà fermo...

Come tu stesso hai notato le arti marziali ti aiutavano di più perchè la mente era impegnata nella filosofia ed il corpo faceva il suo lavoro, nel nuoto invece la tua mente si annoiava o qualcosa di simile....
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Teoricamente si, in pratica è difficile, il rischio è appunto che la mente si metta in movimento e poi visto che l'energia mentale è più raffinata il corpo goda nell'usare questa. Al contrario se si riuscisse a distinguere le due cose si potrebbe arrivare ad esperienze particolari (mistiche, sensoriali, non sono le definizioni esatte ma rende l'idea).
Riassumo un attimo per vedere se è giusto quel che ho capito.
Mi pare che questo approccio, questa divisione, possa andare bene per qualsiasi tipo di sport, dunque bisogna agire sul metabolismo e che non è semplice se non con " allenamento ", non solo corporeo ma di attenzione proprio.
Quindi tre energie, una che è lo sforzo di volontà, dunque quella mentale, che deve ( dovrebbe ) essere scissa dall'altra che è energia mentale generata/risultato dalla prima e poi quella corporea.
Si confondono spesso e bisognerebbe imparare a " vederle" per cercare, dopo, una scissione. L'ideale però sarebbe integrarle
Lo sforzo di volontà è quello ad esempio che ci fa preparare l'occorrente per andare in palestra, una specie di azione che se fatta con costanza porta ad un rito giornaliero.
L'energia mentale mi pare che, forse, si può dire derivata dallo sforzo mentale e quindi dalla volontà ( ? ).
Quando si esegue un esercizio, uno sport, si dovrebbe utilizzare " solo " l'energia corporea e non quella che proviene dalla mente. Di solito il corpo utilizza quest'ultima perché è più pura, forse anche meno pesante rispetto alla corporea appunto.
Mi viene in mente anche qualcosa che è forse collegabile coi centri mentale e motorio.
L'energia il corpo è come se la conservasse per " i momenti " di crisi per questo forse è avaro di quella mentale.
Mi sono accorto che facendo gli esercizi se non penso a quello che sto facendo, il che significa che vado in maniera automatica avendo, più o meno, imparato a fare quell'esercizio; se cerco quindi di fare " piazza pulita " nella mente ed a lavorare solo col corpo vado più liscio, non so come dire. Al contrario, se mentre sto facendo l'esercizio penso: " Mi manca una serie per finire l'esercizio ", non riesco a finirlo se non con ulteriore sforzo ed il corpo diviene pesante.

Stessa cosa se cerco di fare l'esercizio per la prima volta. Credo che forse sia inevitabile almeno per l'inizio l'utilizzo dell'energia mentale per imparare a farlo. Poi dovrebbe arrivare il momento in cui, una volta imparato, dovrebbe andare in automatico come quando metto un nastro nella bobina e lo lascio andare, senza preoccuparmi se e quanto manca alla fine o se l'ho messo bene o che altro.
E così o dovrebbe essere modificato l'approccio?
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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