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Vecchio 21-12-2008, 21.46.24   #5
griselda
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Originalmente inviato da filoumenanike Visualizza messaggio
si, a volte la sofferenza, il dolore intenso e profondo disturbano gli altri, anche quelli a noi più vicini, le persone preferiscono tener lontani i pensieri tristi, è meglio non pensarci...
quando perdi una persona cara ti dicono di andare avanti, di non piangere, ti spingono a non parlarne più, è questa una società edonistica, si preferisce apparire piuttosto che essere e allora restiamo soli, ci si chiude e si piange da soli.
E' vero che ci sono persone che davanti al dolore di un'altra persona non sanno che fare, lo temono e quindi scappando da esso rifuggono anche chi lo prova. Ma credo che possa anche succedere altro.

Se penso al dolore fisico ad esempio anche se faccio finta di non sentirlo lo sento ugualmente. L'unico modo che ho per riuscire ad eliminarlo è quello di curare la ferita, ferita che più aspetto a curare e più potrà infettarsi e poi necessiterà di più tempo per eliminare l'infezione, poi ogni ferita ha i suoi tempi di guarigione.

La cosa peggiore secondo me è coprire con delle bende perchè gli altri hanno "ribrezzo" accontentandoli e dall'altra neppure andare in giro con la ferita sanguinante perchè ci sono persone che avendone paura o senso scapperebbero. Insomma le variabili sono diverse. In ogni caso fare qualcosa è meglio che non fare niente.
Le ferite del corpo le cura il medico, le ferite del cuore l'amore e chi sa usare questo unguento miracoloso.
Io non ho unguenti ma se vuoi sono qui e sono pronta ad ascoltare in silenzio.
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Ultima modifica di griselda : 21-12-2008 alle ore 21.50.49. Motivo: non ho ancora letto Era
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