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Vecchio 12-12-2010, 22.10.14   #12
diamantea
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Quando ero bambina la nonna faceva il presepe. Aveva i pastori piccoli di gesso, molto estro creativo, faceva un Presepe grande con il muschio vero, le piantine di lenticche adagiate sul cotone bagnato, il cielo stellato, le montagne con la carta e poi tutti i pastori dei vari mestieri, animali da cortile, le pecorelle sparse per le montagne, specchi d'acqua, cotone per la neve, la grotta di Gesù bambino con l'arcangelo sopra e la cometa luminosa.
Poi completava con le luci con i coperchietti colorati e i mandarini con tutte le foglie appese al muro e sparsi per il villaggio che profumavano la stanza.
Tutti i pomeriggi si invitavano le vicine di casa e si recitava la novena con i canti dialettali antichi, poi si concludeva con la torta fatta dalla nonna e l'aranciata che si comprava solo per le feste.
In serata si giocava con le nocciole, a pizzica gallo, tombola e sette e mezzo... la nonna rendeva tutto magico e bello con semplicità.

Poi da grandi a casa dei miei genitori facevo l'albero vero, con tutte le palle colorate, le luci e le modernità del momento, poi il pranzo di Natale, una tavolata con la zia e i cugini o i miei suoceri... una tavola imbandita con tante pietanze pesce compreso, dolci, panettone, pandoro, liquori, spumante e poi giocare in famiglia a poker, scopa, briscola in cinque, tresette in due tre e quattro in base a quanti entravamo nel gioco. Agli uomini di famiglia piaceva giocare seriamente, a noi femmine piaceva giocare per ridere e far arrabbiare gli uomini seriamente impegnati nel gioco, gli guardavamo spudoratamente le carte e non si accorgevano che noi mani di velluto rubavamo le monete dalle loro tasche quando eravamo ormai al verde
Quanto ridere con le mie sorelle, quante pedate sotto il tavolo, occhiolini, ammiccamenti vari quando eravamo compagni a briscola in cinque...
Tutto questo fino a quando eravamo con i mariti io e Tina...
Poi tutto cambiò.
Oggi faccio l'albero finto, il Presepe non come quello della nonna, non ho la pazienza e l'estro suo, ma addobbo un pò la casa per la gioia soprattutto di mio figlio minore e della gatta felice di arrampicarsi sull'albero appena può .

Un pò di maggiore impegno lo metto in comunità, dove faccio un Presepe più elaborato e un addobbo più ricco di luci ed altro. Poi con loro è un piacere fare le novene con i canti tradizionali in dialetto, e vi garantisco che anche le anziane dementi le ricordano perfettamente tutte a memoria, per me è una gioia sentirle.
Poi organizzo le tombolate senza soldi ma con piccoli premi, cioccolatini, saponette profumate, piccoli gadget per farli felici di vincere, e vincono sempre, mio figlio minore ogni anno mi fa il volontario ed ha imparato a far vincere sempre e solo loro, mentre io in cucina preparo frittelle, pizze, arancini per far festa, con l'aranciata naturalmente.
E' un modo per onorare la memoria della nonna e di tutto quello che mi ha insegnato e che ritrovo in ogni vecchietta che ancora appartiene alla sua epoca e si stupisce che io così giovane ho una memoria così antica.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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