Discussione: Colpa e pentimento
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Vecchio 20-07-2010, 16.02.52   #19
griselda
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Originalmente inviato da Edera Visualizza messaggio
Quando ho commesso le mie colpe che nel momento in cui le ho commesse non riuscivo a vederle come le vedo ora. Forse quando le commettiamo non ne siamo consapevoli e ci si accorge solo a distanza di tempo di quanto si è sbagliato. Il problema che mi si presenta è cosa farne ora con questa colpa, a volte sento un bisogno enorme di vuotare il sacco e confessarle alla persona interessata. Ma poi ci ragiono razionalmente e capisco che il mio è solo bisogno di sentirmi perdonata e che confessarle farebbe soffrire inutilmente la persona coinvolta. Quindi me la trascino appresso come un sasso, spesso mi si presenta alla mente per avvertirmi che ancora in sospeso e che ha bisogno di essere ricapitolata. Ma per il momento non ci riesco... Ho provato pure con la normale confessione cristiana ma niente
Se la guardo bene poi scopro che non è nemmeno così grave e che in quel momento dalla mia parte avevo più di qualche attenuante. Ma anche questo si rivela una pensiero poco efficace quel nodo rimane lì e non si scioglie.
Così continuo a portarmela dentro nei giorni, nei mesi, se non altro come monito a non infilare nella coscienza esperienze a casaccio.
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Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
Se la tua confessione rende giustizia o verità su fatti o persone ha un senso confessare. Se la tua colpa alla fine ha reso un torto solo a te che lo hai commesso e l'altro non ne ha avuto a soffrire è inutile rivangare il passato dopo tanto tempo. Più che altro sei tu con te stessa che devi elaborare, capire il motivo della colpa e come questo possa esserti d'aiuto per crescere e diventare più consapevole. E' una responsabilità tua di essere coerente con te stessa.
Concordo molto con quanto detto da Tea.
A me è capitato di voler confessare perchè non reggevo il peso della responsabililtà di quello che avevo fatto.
Però quando avevo "fatto" ovvero avevo agito in quel modo, mi era sembrata la cosa più giusta o la meno grave, poi chiaro gli occhi cambiano dopo il fatto e non ero più chi fece quella scelta, un altro io all'orizzonte che non aveva vissuto quello che aveva vissuto l'altro che non aveva scelto ed ecco che subentra il giudizio. Cambiato il punto di vista cambia anche la considerazione del tutto ed ecco i sensi di colpa e il desiderio di libermene con la confessione....
In un caso non potevo fare diversamente in un altro avrei potuto farlo se avessi visto l'altra opportunità oppure se fossi stata in grado di confidare nella Provvidenza in entrambi però ho fatto una scelta che poi ho rinnegato quando ho cercato di liberarmene non assumendomi le responsabilità di quelle scelte.
Una di queste due volte ho confessato a chi pensavo di dover dire e se potessi non lo rifarei per tutto quello che ne è sortito e il dolore che l'altro ha vissuto e io di conseguenza, per cui credendo di rimediare volevo scappare dalle mie resposabilità e dividendole con l'altro ma scaricandogliele addosso ho fatto il suo male e pure il mio di conseguenza.
Non accettavo di aver fatto quello che avevo fatto e volevo essere perdonata da qualcun altro mentre dovevo farlo io ed imparare che non devo mai scappare dalle mie responsabilità che io sono quel che sono in quel momento anche se vorrei poi essere di più e meglio e questo è poi quello che crea il conflitto che genera tutto il resto.
Purtroppo nella vita si deve scegliere e a volte si fanno scelte di cui a posteriori ci si pente, bene ok a quel punto abbiamo imparato che quella cosa era sbagliata che abbiamo agito così perchè.....cercarne i motivi e fare in modo di non dover più passare per quella strada.
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Ultima modifica di griselda : 20-07-2010 alle ore 16.08.13. Motivo: non avevo ancora letto il post di Edera
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