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Vecchio 15-12-2011, 13.03.22   #42
Uno
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Posto che a prescindere ci sta il discorso che un pò tutti avete fatto sulla soggettività dell'individuo, il nostro ragionamento dovrebbe concentrarsi su come ci rapportiamo in quel range di spazio/tempo che va dal qui e ora al quando e dove c'è un pericolo per la salute.
Per riprendere dei concetti che stiamo trattando in altri 3d, se io so che esiste un possibile problema (in cui posso o non posso cadere) è facile che mi polarizzi verso quel problema e che magari ci vada a sbattere anche se non vi ero destinato.
Il discorso cambia quando appunto il problema esiste ed io sicuramente ci dovrò andare a sbattere, la mia filosofia in generale è quella del detto: "Se c'è rimedio perchè ti arrabbi? Se non c'è rimedio perchè ti arrabbi?" questo ovviamente non significa non fare nulla ma neanche fermare tutto il mondo (il mio o anche quello altrui) da adesso a fin quando l'evento si presenterà.
Insomma le cose da mettere sulla bilancia sono in un piatto la percentuale di possibile risolvimento del problema e sull'altro piatto le risorse che spendendo per risolvere il problema non posso godere altrimenti.

E' un gioco di azzardo spesso e volentieri e si sa che il banco vince quasi sempre, a volte non giocare è la vincita più alta.
Invece se sai che tutti i biglietti venduti fino a quel momento non sono vincenti e sei vicino all'estrazione vale la pena di tentare.
Insomma se io sapessi di morire a 86 anni non ci penserei fino a 85 anni passati, anche perchè quello che io potrei sapere per quanto potenzialmente sia preciso è fino all'ultimo modificabile ma se passo decine di anni a potenziare il potenzialmente.....
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