Discussione: passaggi strani
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Vecchio 24-06-2008, 17.00.45   #1
dafne
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Ho fatto un sogno domenica notte (o sabato? boh..) dopo aver visto un documentario sull'oceano e il profondo blu mi è tornato il solito dilemma che mi tormenta da qualche anno. Io ho sempre adorato l'acqua, da bambina al mare passavo in acqua anche 8 ore filate a lasciarmici. Bene, da qualche anno riesco a malapena a immergermi tutta, anche se l'anno scorso un paio di nuotate sono riuscita a farlem ho paura. Il mio amore per l'acqua si trasforma in panico, paura di mostri marini, alghe avvelenate, bestie strane che mi tirano giù e mi fanno soffocare..tra il panico (giuro mi trovavo nell'acqua e l'agitazione saliva a tal punto che credevo di affogare davvero) e la frustrazione per non riuscire più a godere appieno dell'acqua mi facevano evitare completamente i bagni Fatta questa premessa, devo dire che ho iniziato ad associare l'inconscio con queste profondità marine così pericolose,vedere quel documentario mi ha fatto tornare al pensiero e qui inizia il sogno..sono in una specie di scuola, con un gruppo e il nostro insegnante ci avviciniamo ad una gande vasca rotonda,tipo quella dei delfini degli spettacoli acquatici, ma è torbida e scura e il prof (o il maestro..) c dice che ognuno di noi dovrà prima o poi tuffarsi. Dopo qualche esitazione, ipnotizzata dall'acqua torbida mi svesto e mi tuffo, una volta dentro qualcosa mi tira più giù, poi resto come ferma in quest0acqua scura, è come se galleggiassi, piccoli animali mi girano attorno finchè non mi arriva addosso il mostro..lo so lo stavo aspettando, non mi viene proprio addosso però si ferma un pò prima, è orribile, tentacoloso..piano piano però mentre lo guardo vedo che prende sempre più la forma di un gigantesco ragno...brrr..ma stavolta non sono le zampe a schifarmi a farmi paura ma è qualcos'altro, continuando a resistere all'impulso di scappare guardo e alla fine vedo..è la "coda" la parte dietro, quella specie di protuberanza dietro al corpo tondo..in qualche frazione di secondo la vedo, è come la parte del pungiglione dele api, no, dei calabroni..quella parte che si muove pronta a colpirmi..è un simbolo, non ho paura del pungiglione ma è nella penetrazione, nello scatto violento, la preda immobile e il pungiglione che penetra, l'ho sempre vista così ora lo realizzo, la continuazione della vita, la procreazione e la catena della vita. Un'incredibile violenza mi si rovesca addosso, in tutti i documentari visti, nel profondo, nell'inconscio,questa visione è lì .. questa forza che poi non è neanche propriamente violenta ma bruta..non lo sò ma mi scuote e mi solleva allo stesso tempo, è così, così è la vita,. così è la natura ma non così per forza dev'essere vissuta, o forse non è neanche questo che ho pensato so solo che nel vedere quel "pungiglione" scattare verso di me mi sono scossa da quella specie di paralisi che mi aveva preso e l'ho fatto a pezzi..l'ho fatto a pezzi e sono risalita ma non sono uscita dalla vasca ma sono sbucata in una specie di grotta...
(devo scappare..continua)
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