Discussione: passaggi strani
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Vecchio 25-06-2008, 22.46.47   #2
dafne
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....riemergo in una specie di grotta sottoterra, c'è un cunicolo, una specie di budello nella roccia, è molto buio anche se c'è un filo di luce, non so dire da dove provenga ma illumina appena il lato sinistro della grotta in cui cammino, queste strisce di luce soffusa sembrano quasi disegnare delle costole nella pietra. Quello che mi colpisce è che passando davanti a queste piccole zone illuminate mi vedo con un mantello e un cappuccio, ma si vede solo quello, io sono invisibile, o meglio, mi fondo nel buio, non sò se è il mantello a rendermi invisibile (si vede appena anche quello) ma ho la netta sensazione che riesco a passare solo perchè sono buia, o traspente non sò. Comunque arrivo in una stanza nella pietra, qui c'è più luce, dev'esserci una luce accesa, mi giro attorno e somiglia a una camera. Su quello che dovrebbe essere un letto è distesa un'armatura, Mi tolgo il mantello e indosso prima la maschera, c'èanche una specie di elmo, di copricaco,e poi tutti gli altri pezzi, guanti, braccia, petto gambe ecc..alla fine metto il mantello sul letto al posto dell'armatura che è dorata ma non lucida, mi sento quasi goffa da tant'è grande sulle spalle e sul petto e poi noto che è rugosa, piena di spuntoni, di rilievi non so bene. Su un ripiano trovo una gemma, è ovale e quasi piatta, come le pietre rotonde levigate dal fiume,mi sembra trasparente, o rossa, non ricordo bene, c'è poca luce, comunque la prendo e la inserisco nell'armatura, all'altezza del cuore più o meno. Fatto questo l'armatura si trasforma, diventa liscia liscia e perfettamente aderente al corpo (se ho ancora un corpo) in ogni caso riassumo sembianze umane anche se "metalliche". Allora prendo una veste che c'è a fianco, è strana, sembra quasi fatta d'acqua, mi ricorda anche quelle maglie dei cavalieri che erano di ferro ma di maglie talmente piccole da sembrare tessuto , la metto su e questa veste d'acqua-metallo trasforma l'armatura sotto in pelle, ridivento umana per così dire, anche se l'armatura non è scomparsa, anzi. Devo uscire, ci sono due cunicoli, quello a sinistra è buio e abbastanza dritto mentre quello a destra va verso l'alto ed è illuminato, ho in mano la torcia per cui per qualche istante rimango a guardare la strada a sinistra, se ho la luce vuol dire che devo andare nel buio..ma la cosa non mi convince e inizio a salire a destra. Mentre salgo la fiaccola sembra assorbire tutta la luce lasciando dietro di me solo ombra. Quando sbuco fuori sono in paesaggio surreale, fatto di grandi lastre di pietra quasi piatte e arrotondate, la fiaccola si trasforma rapidamente prima in spada e poi in bastone. Io mi ritrovo vestita con una specie di saio, come un pellegrino. Inizio a camminare. Dopo molto da lontano vedo l'orizzonte cambiare, mi rendo conto che ci sono come delle enormi fauci di serpente spalancate sullo sfondo, enormi ma senza denti, queste iniziano a chiudersi "masticandosi" un pezzo di paesaggio, mentre chiude la bocca il serpentone s'inabissa anche nella pietra e quando scompare sotto lo sfondo è cambiato, c'è una specie di oasi ditro di lui. Mi avvicino e questo posto verde e bello è separato da me da una specie di parete di ..non so..energia..acqua..aria rarefatta, boh, è trasparente ma c'è qualcosa. Qualcuno passa di là ma io ho paura di cadere nel vuoto che deve aver fatto il serpente entrando nella pietra..mi affascina quel mondo, appoggio il palmo delle mani su quella specie di parete, sento come una corrente elettrica, è la mia armatura a rispondere..allora ci infilo dentro la punta delle dita, il mignolo e l'anulare un pochino..poi in un momento di paura sentendo l'armatura che si "scioglie" ritiro le mani e il pezzetto di dita che era passato di là cade nel prato..senza sangue nè dolore, mi ritrovo solo con le dita più corte.Rimango lì un pò, o passo tutta o niente Allora prendo coraggio e piano piano passo tutta, o niente.
Mi decido.
attraverso quel velo la mia armatura si scioglie e quando sono di là ho un'altra veste. Ci sono molte persone che vanno avanti e indietro, molte hanno la stessa veste e si raccolgono subito assieme, altri camminano un pò, io non ricordo il colore della mia ma inizio a camminare alla ricerca della mia gente, della mia famiglia. Mi sento qusi a casa
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