Sospesa nel tempo
Guardo gli anni che corrono
E salutano da lontano
Rifletto sui sogni passati
Sui ricordi trascorsi
Sui mari infiniti che ingoiano
Sofferenze per restituirle
Con le alte maree.
Attendo il ticchettio
Del sonnolento orologio
Da polso che batte al ritmo lento
Del mio cuore malato
Ribalto i miei pensieri
Incessantemente come un materasso
Ribaltato di stagione in stagione
E mi trovo sempre qui
A pensare, a soffrire e maturare
Un’idea di morte---- un chiodo
Che scaccia altri chiodi
Più dolorosi e infigge
nel tempo il marchio di una falsa
costosa garanzia.
Pago la mia assicurazione
Tormentando me stessa.
Sospesa nel tempo non trovo
Altri appigli fuorché
Pensieri confusi
Lascio che menti dispettose e voci
Petulanti mi definiscano
Pesante e molesta
E mi riservo di molestare essi stessi
con le mie spine d’acciaio.
Quando mi rincorre il dubbio
di non essere altro che peso
per il mondo veloce e sfuggente
lascio scorrere le mie mani
sui miei capelli e chiudo gli occhi
alleggerendo i miei timori
meditando assenze temporanee
in attesa di quella che definitiva-
mente alleggerirà menti eccelse
e anime leggere da me.
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