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Vecchio 16-12-2010, 10.57.05   #92
Uno
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Originalmente inviato da Faltea Visualizza messaggio
per cui lato meccanico.. deo grazie che c'è altrimenti otto ore cosciente/sveglia sarebbero due palle
Questo continuo a tenerlo in evidenza, prima o poi qualcuno ci mediterà

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Originalmente inviato da Faltea Visualizza messaggio
Non è proprio corretto ciò che ho scritto, in quanto G la meccanicità la definische come mangiare.. dormire... cose automatiche - automatismo.
Invece io ritengo che sia estensibile a tutto quello che si fa senza essere coscienti.
Esempio:
tutte le mattine faccio il tale tragitto in auto/autobus a piedi per recarmi al lavoro/scuola/ufficio, quante volte è successo che ci arrivo senza nemmeno ricordarmi il tragitto?
La mente lì si spegne, ma cosa rischio nel frattempo?
Mi sono sempre chiesta, se succede che dall'angolo sbuca lo scoiattolino/gatto di turno, che faccio? Lo liscio senza rendermi conto o mi desto?
Se tu una cosa la fai 2 miliardi di volte è normale che il tuo corpo (se è una cosa fisica) conosce già il movimento e fino ad un certo punto possa compiere l'azione senza bisogno di nessuna correzione cosciente. Questo è normale e non è detto che ci sia meccanicità. Dove sta il confine?
Il confine sta nel punto in cui (esempio eh, ce ne sono altri diversi) hai fatto una cosa e dopo devi verificare di averla fatta, di averla fatta bene perchè non ne sei sicura. Con la guida, di solito, non ci si accorge, quando "ti svegli" sai di essere arrivata a destinazione, di non aver fatto incidenti (altrimenti ti saresti svegliata) quindi non hai bisogno di fare verifiche, la verifica è implicita. Ma ti è mai capitato di chiudere una porta con la chiave e di tornare indietro, rinfilare la chiave per controllare se hai dato le mandate?
Quella è meccanicità, non il fatto che la tua mano può dare le mandate utilizzando solo la mente corporea.
La coscienza è un organo connesso alla mente ma staccato (soprattutto dalla mente inferiore).
Quindi prendendo il tuo esempio, se tu guidi tranquilla ascoltando la musica e pensando alla bolletta che devi pagare fino ad un certo punto non c'è nulla di strano ma solo se passa lo scoiattolino imprevisto e la tua reazione è pronta e non deve solo dire grazie ai riflessi automatici. Se invece il passaggio dello scoiattolino è lo shock che ti fa di colpo "risvegliare" vuol dire che prima eri in piena meccanicità.

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Originalmente inviato da Faltea Visualizza messaggio
ot...

L'identificazione di cui parla Ouspensky e G è la stessa cosa dell'IP? Sono ferma e non riesco a capire....
Non proprio anche se le cose sono connesse parecchio.

L'importanza personale è ciò che ti fa mettere la tua persona avanti a tutto (scherzosamente la etichetto IOIOIO, che è scritto in maiuscolo per per sottolinearne "la voce alta") che ti fa ritenere indispensabile, migliore etc.. spesso si può nascondere anche nel vittimismo, nella falsa umiltà etc..

L'identificazione è ciò che ti fa percepire di essere qualcosa dimenticandoti di tutto il resto. Se, come hai provato, eri fidanzata ed ora sei diventata moglie, identificandoti nella moglie ti perdi per strada la fidanzata.
Se non ti identifichi (nel senso negativo, c'è anche un minimo positivo, necessario e giusto nella comune vita), nei ruoli che man mano la vita di pone d'innanzi, puoi cogliere più sfumature, avere una personalità ricca, da usare, e piano piano costruire la tua vera individualità.
Uno non è connesso