Discussione: Amputazione
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Vecchio 10-07-2010, 15.15.18   #16
diamantea
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Mi è venuta un'illuminazione.

Dunque, io voglio liberarmi del mio ruolo di madre nutrice come predisposizione principale nei rapporti umani per tanti motivi. Voglio riappropriarmi della mia individualità.
La tendenza, l'imperativo assertivo che c'è dentro di me è che io devo farlo con un taglio violento ed esemplare, approfittando di un pretesto irragionevole e assurdo per fare ciò che medito da tempo. Se ci ragiono su non lo faccio mai, come mai sono riuscita a farlo ragionevolmente in questi anni che pure lo desidero, vedi alopecia, precedente sogno con mia sorella...
I segnali sono tanti.

Il pranzo mi sembra come l'ultima cena prima del gesto definitivo. Ciò che chiedo a me stessa con la ragione e non lo ottengo lo faccio con l'istinto privo di emotività, come i malati di mente, così mi sembra mia madre mentre taglia.

Perchè la camera di mio figlio? Perchè lì dormivo da sola quando gravida di lui non sopportavo la vicinanza di mio marito, soprattutto il suo rifiuto verso quella pancia che cresceva e gli faceva paura. Lì dormivo quando volli separarmi da lui. Lì ho ospitato i miei amici conosciuti nei vari campeggi o nei campi di meditazione. Lì ho appeso le mie foto come trofeo di una liberazione dalla mia prigionia energetica. Lì c'è quel letto che non sopporto più di vedere, che ho tolto e vi ho consumato l'ultimo pranzo, l'ultimo scempio domestico.

Chi soffre? la bambina che corre fuori a piangere, ha paura dei tagli definitivi, li ha subiti come una minaccia e ha fatto di tutto per tenere legata la famiglia con pranzi e cene e ricorrenze varie.

Chi protesta? Mia sorella, ovvero colei che mi ha impedito di parlare con severità, il giudizio e il veto, ma anche la protezione e le redini della famiglia dopo, come la fiaccola olimpica.
Libero nel sogno la parola attraverso di essa ma non con il potere bensì con l'emotività repressa in lei attraverso di me.

Perchè la colpa di mio padre? Perchè è una vita che incolpo il maschile, che è insensibile, che taglia, recide, spinge fuori. E' il mio maschile che mi costringe a fare violenza là dove il femminile lascia incancrenire i rapporti.
Mia sorella diceva: è colpa tua se lei è ridotta così, ma si riferiva a me.

Fiondate di minicucco la lampadina se ho preso un abbaglio.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"

Ultima modifica di diamantea : 10-07-2010 alle ore 15.17.46.
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