Discussione: Amputazione
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Vecchio 11-07-2010, 22.18.43   #22
diamantea
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Mah, a me è saltato agli occhi che nel tuo sogno sono presenti soltanto figure femminili. E tua madre taglia col maschile. Proprio a livello di agganci (le dita) e di sostentamento primario (i piedi).

Dici che hai un rapporto conflittuale col maschile, dici che viene da tua madre e che è per via di tuo padre ed è giustuficato. Ok, può darsi, ma a me il sogno dice che il taglio col maschile, che evidentemente fai tuo, viene da tua madre, non è davvero tuo. Poi non so, mi sbaglierò...
Ok rifletto a voce alta insieme a te, e tu avrai ancora un pò di pazienza.

Ho inglobato un modello che viene da mia madre che io perpetro per imitazione solo perchè non ho avuto altro modello di riferimento visto che la mia famiglia è composta di donne sole, allora le nonne erano rimaste vedove per via della guerra.
Ma in effetti non mi appartiene, infatti ogni volta che taglio sto male forse perchè faccio qualcosa di cui non sono convinta o consapevole, sto solo riproducendo qualcosa che viene da lei, che poi con mio padre ha sempre litigato ma mai si sono lasciati in 50 anni di vita insieme.
Eppure lei rompeva diciamo moralmente, virtualmente. Erano nella stessa casa ma a volte da separati poi facevano pace.
Dico la colpa di mio padre perchè lui la volle con la forza come si usava ai tempi, lui aveva 23 anni e lei 15, la chiuse in casa e già da subito per l'occhio sociale erano marito e moglie, anche se lei racconta che lui l'ha rispettata per molto tempo. Mia madre poteva rifiutarsi di sposarlo ma tu sai com'era allora. Mia madre non lo voleva e non è mai riuscita a volerlo veramente malgrado quando morì mio padre lei ne soffrì moltissimo, lui era anche il padre che lei non conobbe ed anche a causa dei sensi di colpa verso di lui per tutte le loro lotte. Ancora oggi lei ne parla e ne soffre malgrado la nostra vita è più quieta, lui dava filo da torcere.

Forse oggi sono più consapevole di questo meccanisco che mi sta dietro le spalle in agguato e voglio fare un salto quantico. Sto prendendo coscienza di essere distruttiva appena le cose non vanno come dico io, divento insofferente, mi carico di rabbia ed esplodo dicendo cose che non dovrei dire e poi c'è la volta che le dita saltano e non si può tornare indietro ed io ho voglia a soffrire...
Forse l'uscire fuori indica uscire fuori dal modello, andare in uno spazio aperto dove sbollire e rivedere con più calma, o cercare altrove il mio modello non so.
Cosa ne pensi? Ti sembra più giusto questo ragionamento?
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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