Discussione: sfida all'ultimo pesce
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 29-11-2009, 13.41.03   #18
nikelise
Organizza eventi
 
L'avatar di nikelise
 
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 2,329
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Sul disegnare c'è da fare tante considerazioni.
Intanto considerare che c'è chi ha talento e lo sviluppa, c'è chi ha talento e non lo sviluppa ancorandosi alla mano che segna i tratti di ciò che vede l'immaginazione e c'è chi impara a disegnare diventando molto bravo.
Devo averlo già detto altrove, mio padre è un artigiano e quando ero bambina lo guardavo mentre costruiva l'oggetto della sua arte. Mentre parlava con il cliente io mi domandavo perchè non ascoltasse quello che la persona diceva ma guadava tutto altro. Una volta glielo chiesi e mi rispose che non gli serviva a nulla ascoltare le chiacchiere gli serviva osservare per immaginare.... l'oggetto finito. Quando si metteva all'opera non faceva altro che copiare... quello che l'immaginazione aveva già concepito e creava l'opera finita. Non poteva permettersi di sbagliare l'opera, troppo lavoro, troppo tempo per cui faceva prima un modellino.. però mai della sostanza, ma solo della forma esteriore.

C'è chi ha il dono dell'osservazione e della visione mentale (la chiama così mio padre) e chi deve avere un modello per fissare l'immagine e non sbagliare, ma l'osservare il mondo è fondamentale. E' il meccanismo della creazione artistica (è chissà, magari della creazione tutta) prima concepisci l'idea, poi la visualizzi e solo alla fine la realizzi fisicamente. Ma se non l'hai visualizzata, se non hai ogni ombra davanti agli occhi prima di poggiare la matita non puoi fare altro che iniziare da qualche parte e tracciare. Se hai un buona mano per talento arrivi a qualcosa.. questo sono io.. se hai talento e una buona visualizzazione arrivi a fare cose molto molto belle, se non hai talento difficilmente puoi fare qualcosa... per cui Daf, il tuo caso non è questione di non saper disegnare secondo me. Quante volte hai osservato attentamente un pesce? La riproduzione delle realtà è osservazione e quando hai osservato la realtà la puoi variare e renderla divertente o giocarci.

Secondo me la questione è in maggior parte tutta qui, oltre alla mano, è una questione di osservazione, visione e organizzazione mentale.
E' un bell'argomento questo :
a monte di tutto sta il RITMO .
Distinguiamo arti figurative da quelle non figurative .
Le prime : pittura , scultura , architettura rappresentano il mondo per mezzo delle immagini .
Sono dette anche arti del riposo contemplative perche' l'occhio le osserva da fermo .
Le seconde : musica , danza, poesia non hanno bisogno delle immagini per esistere ma realizzano un'annullamento mistico dell'individuo e sono dette anche arti del movimento , della vonta' realizzate o percepite con l'udito .
Le prime hanno il sogno come fonte d'ispirazione le seconde l'ebbrezza .

Tutte pero' a monte hanno il ritmo come elemento essenziale .
Nelle arti figutative tra un colore e l'altro , tra una scalpellata ed un altra, tra una linea e l'altra dell'architetto ci vuole il ritmo giusto a conferire armonia .
Nelle seconde e' lo stesso: tra un suono e l'altro tra una parola e l'altra o un movimento ed un altro ci deve essere il giusto ritmo a generare armonia.
Il ritmo nasce da un ordine numerico ma che ha la sua fonte nel movimento dell'animo e quindi nel sentimento .
Ad ogni ritmo quindi un particolare sentimento.

Io sono sempre stato negato nel disegnare e credo che ci sia chi questi doni di ritmo li ha talmente innati da non aver bisogno di altro che di ispirazione per farli uscire da se' .
Chi disegna deve vedere un oggetto e capire il ritmo tra una pennellata e l'altra chi suona non ha bisogno di un oggetto ma solo di fare uscire il sentimento attraverso il ritmo giusto per rappresentarlo cosi' chi fa poesia con le parole o chi fa danza col movimento ritmato .
nikelise non è connesso