Citazione:
Originalmente inviato da Ray
Ha ragionissima Kael, trattenere è sentire senza farsi dominare (quindi senza far uscire). Uno dei sistemi per imparare è lasciar salire (magari ancorandosi a terra), trattenere fin che si può e poi lasciar uscire il resto. Non bellissimo quel che esce, ma sempre meglio di reprimere. Se poi è con lo scopo di aumentare la resistenza a trattenere il danno è limitato per così dire. Si tratta di non aver paura di sentire le emozioni negative, una specie di rassegnazione se si vuole, ed è utile non giudicarle anzi, non giudicare se stessi per il fatto di provarle, anche se comunque il senso di colpa per il ftto che le proviamo è un'altra cosa che non dovremmo cacciar sotto e sentire tutta.
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Sono d'accordo in linea di massima su tutto, ma vorrei fare solo una piccola considerazione su quel punto nerettato.
Se trattengo una sollecitazione esterna, un insulto che mi colpisce su un punto debole, un apprezzamento, un gesto, un atteggiamento, qualunque cosa.. posso sentire il male che fà e lasciare che lo faccia, trattenere la reazione di chiusura (o altro) fin quando riesco, ma se poi non dico basta, non fermo l'evento togliendomi dalla condizione di stress e vado oltre i limiti della mia personale diga rischio di far scoppiare il palloncino.
Mi spiego meglio: tu proponi di trattenere e poi lasciare uscire l'insopportabile, però il rischio qui è che l'insopportabile si trascini dietro tutto il trattenuto. Una volta che apro i rubinetti lo faccio perchè non sopporto più e perdo il lume.
E' anche vero però che il dire "basta" in un certo senso, per quel che mi riguarda, equivale a far uscire l'insopportabile