Discussione: La valanga
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Vecchio 17-02-2011, 16.14.54   #6
diamantea
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Credo sia il centro del sogno, e credo sia la questione che tu stessa ti poni come quella da dover affrontare... in cui doverti tuffare.
Ho affrontato tante volte la tematica della madre anche se per anni mi sono concentrata sul padre.
Ultimamente sono andata a recuperare le cose migliori dei miei genitori per sopravvivere, per costruirmi una identità accettabile, cancellare ricordi dolorosi, andare avanti insomma.
Suby non è d'accordo però, mi ha lasciata in pace qualche anno ora forse pensa che sia pronta o abbia supporto necessario e adeguato per ripresentarsi. Dentro di me si fa strada all'accettazione come resa di fronte ad un inconscio forte che vuole emergere e se ne frega del mio controllo e del mio rifiuto, per cui mi sento pronta ad accettare qualsiasi cosa mi presenterà davanti, ormai so che starò male uno due giorni o qualche settimana o anche tutta la vita ma tanto non posso farci nulla.
Stamattina mi sono chiesta a voce alta davanti una buona colazione consolatrice con mia sorella se mai supererò certe cose, se tutto questo lavoro avrà una risoluzione verso la consapevolezza o sarà per un'altra vita, se mai ne avrò un'altra.

Dici giustamente che devo affrontare, tuffarmi. Mi chiedo dalla testa o dai piedi? Tanto non fa differenza, ci sono dentro, non ne sono mai uscita, ogni tanto ho visto un bagliore, ho preso una boccata d'aria fresca ma poi sono sempre nella melma, nel nero, ne ho potuto sentire l'odore, la nausea salirmi alla bocca. E' spuntata una parola: SCHIFO.
Sento lo schifo dentro e non ci sono docce per liberarmene.
Ho cercato di eliminare tutto ciò che mi fa schifo, ho accettato tutto ciò che mi fa schifo ma non è cambiato nulla, la nausea mi spunta sempre. Non ho nessun potere, solo l'illusione di averlo questo potere, in verità galleggio, cerco di sopravvivere sognando la possibilità di uscire dalla palude ma non so se ne sarò capace, con la mente e la volontà dico di si ma poi? Può essere un'illusione pure questa.
Non posso uccidere (come vorrei) tutti coloro che mi fanno schifo, tutti coloro che fanno male ai bambini anche se io li condanno a morte come mi ha insegnato mia madre, come non posso salvare tutti i bambini che soffrono e subiscono, non posso salvare nemmeno la mia bambina: le cose fatte si mangiano.
Chi sono io per avere questo potere? Nessuno.
Dovrei iniziare ad uccidere me stessa, che anche io ho perpetrato il male. Ho affondato molti coltelli in molti cuori dopo averli nutriti.
Potrei lavorare in un circo lanciando coltelli, sarei brava anche a occhi chiusi, all'indietro, in tutte le direzioni ma a cosa mi servirebbe? A nulla o forse guadagnarei qualche soldo.
Potrei diventare un fenomeno da circo.

Oggi sono sul depresso, avverto un forte senso di impotenza. Capisco gli anziani che aspettano la morte, vogliono vivere ma in effetti consumano la vita in attesa di morire. Chi meglio di me può saperlo che osservo tutti i giorni il fenomeno da 11 anni? E' terribile! Io sono l'ultimo posto prima della morte. Mi fa impressione questa cosa...
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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