Discussione: Qabbalah
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Vecchio 07-02-2006, 16.54.20   #9
Smashan
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Non proprio Jez, non sono rapporti che hanno un risultato, sono collegamenti.
La Corona è unita all'intelligenza tramite la lettera Beth, che per esteso significa casa, che è associata al Mago (o bagatto) dei tarocchi: Beth è la planetaria della luna, ed è la prima lettera con cui comincia la creazione (B-eresht). La prima emanazione della creazione è Kether, e via via discendendo si ottengono le altre forme duali. Il primo dualismo che si incontra nella creazione è dato da una forma ancora archetipica (la triade superna Kether-Chohmah-Binah è chiamata la triade occulta) tra la Saggezza e la Comprensione (è meglio di Intelligenza secondo me, ne racchiude il senso in maniera più precisa), e sono unite insieme dal sentiero di Dalet, che significa porta, ed è la planetaria di Venere, che nella sua forma archetipica rappresenta l'Agape, amore puro. Dunque il primo dualismo è tenuto insieme dall'Amore.
L'emanazione procede da Kether a Chohmah attraverso la Via di Alef, lettera che vale uno, significa bue lettaralmente, ma nella Qabalah ha accezione di 'soffio' divino, infatti non è una lettera, poichè non esistono vocali in ebraico. Si chiama in grammatica 'consonante debole', non corrisponde ad un suo suono preciso, ma regge la vocale con cui inizia la parola, quindi dà 'fiato' al parlare. Alef corrisponde al matto che è l'Arcano ZERO dei Tarocchi, quindi ancora la creazione non è avvenuta, è nella SAGGEZZA del Formatore(Creatore), e attraverso l'amore si manifesta nel ricettacolo, Binah (la terza sephirà) che è collegata al formatore dalla lettera Beth, prima lettera della creazione. Il Mago che vi si associa corrisponde infatti al PRIMO arcano maggiore dei Tarocchi.
Vi è un trucco nel primo termine della creazione che rende quest'idea (e questi passaggi sottolineino la complessità del sistema cabalistico), questo passaggio 1-2-3.
La creazione inizia con Bereshit barà Elohim, letteralmente: in principio Dio creò. Considerando che nel testo biblico originale l'ebraico era una scriptio continuam come il sanscrito, dunque le parole non erano distaccate tra loro, doveva essere il lettore a farlo.
Quindi abbiamo due interpretazioni possibili.
1- Bereshit, che senza vocali dà BRSHT. B - RSH - T(o Th). Abbiamo quindi RSH, che significa Capo, contenuto in B e T, ovvero in Beth, la testa nella casa; e questo fa pensare al bambino che nasce (la testa) fuoriuscendo dalla Casa (il grembo); rapporto macrocosmico del processo di creazione, tantopiù se consideriamo che Binah è chiamata la Grande Madre.
2- Bereshtbaràelohim può essere diviso in altro modo, ovvero: Beresh yt-barà elohim, che letteralmente significa 'Dio creò nella sua testa', dunque tramite Saggezza (Chohmah) a livello ideale/archetipico.

Questo è solo un assaggio, ma faccia capire che non vanno considerati gli elementi a se stanti, vanno invece considerati in un unico disegno preciso, quindi sempre in rapporto con gli altri.
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