Discussione: Figlio morto
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Vecchio 21-07-2010, 08.47.53   #1
diamantea
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Predefinito Figlio morto

Mi trovo a un certo punto che mio figlio minore sta male, lo porto in ospedale, la mia famiglia rimane a dormire a casa di mia sorella ad aspettare notizie. Sono sola con il chirurgo che lo assiste amorevolmente, pare sia destinato a morire.
Penso che il ragazzo stia morendo in un momento di massima felicità della sua vita.
Poi la situazione precipita, c'è l'agonia ma nel letto di morte c'è una donna anziana che sembra mia nonna, butta qualcosa dalla bocca ed io prendo della carta bianca del rotolone, la do al medico che la pulisce. Ma è sempre mio figlio che è morto.
Il medico stanco si corica nel letto matrimoniale sistemato nel centro della stanza accanto, si mette sul fianco sin con tutto il camice, verde. E' come se lui fosse il mio compagno. E' l'alba, nella stanza c'è penombra e molta quiete, voglio godere ancora di qualche minuto per me per riflettere prima di dare la notizia.
Mi corico accanto a lui con tutti vestiti e lo abbraccio da dietro la sua schiena, gli dico che voglio stare sempre accanto a lui e non separarmi mai più. Queste parole mi sorprendono uscite dalla mia bocca ma è la verità più profonda del mio essere. Poi gli guardo le mani e rifletto con lui, ora supino, a quanti sacrifici e studi gli è costato fare il chirurgo, ma pure il pianista, e lo sportivo... mi accarezza.
Mi alzo e chiedo se è ora di dare la notizia, il feretro è già pronto, non posso rimandare ulteriormente.
Mi chiedo a chi telefonare per primo, se a mio fratello al cell e poi a mio padre da mia sorella. Decido di chiamare mio padre, lui è effidabile e preciso più di tutti e penserà lui ad avvisare gli altri, e poi sento il bisogno di sentire mio padre.
Mentre tel c'è un'interferenza, mio padre mi risponde ma io lo vedo coricato nel letto e alla sua sin mia madre accanto a lui. Sono sereni e amorevoli e mi dicono di essere in ansia in attesa del responso. Mio padre mi dice di chiudere che mi richiama.
Io piango sommessamente pensando che passerò così tutta la vita senza mio figlio. Penso che sia morto dopo aver realizzato tutti i suoi desideri: la promozione, gli occhiali da vista e da sole, i 18 anni e la più bella festa di compleanno, la discoteca, la piscina con gli amici e quel giorno l'acqua park. Ha vissuto poco ma intensamente, si era completato realizzando le cose che tanto desiderava.
Poi vedo i miei genitori in ospedale davanti a me ma dietro il letto, mia madre sempre alla sin di mio padre, mi infondono serenità e amore. Sono speranzosi che mio figlio si salverà ma io inizio di nuovo a piangere sommessamente chinando la testa sul letto e dico che mio figlio è morto, non è più con noi, è andato via.
Mi sveglio di colpo.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"

Ultima modifica di diamantea : 21-07-2010 alle ore 08.52.22.
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