Discussione: I corpi sottili
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Vecchio 10-04-2009, 19.51.36   #12
Ray
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Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
Ma la materia che costituisce questi corpi l'abbiamo già in dotazione alla nascita e va per così dire "ordinata", oppure per costruire dobbiamo in qualche modo "attirarla"?
La materia è dappertutto. Quel che abbiamo in dotazione è una struttura, una potenzialità. Ossia il bicchiere... che non esiste in senso di esterno che racchiude, ma esiste come forma che viene impressa alla materia e conglobando materia "attorno" a se produce dei corpi più o meno coesi e più o meno stabili, come ad esempio quello fisico... che tuttavia sappiamo scambiare materia con "l'esterno" continuamente.

Il problema, visto in un certo modo, è la produzione di un agglomerato stabile. Il corpo fisico ha una sua coesione e una sua stabilità e quindi una certa durata e una variabilità della stessa durata, ma oltre certi limiti non può andare e questi limiti dipendono dalla materia di cui è composto.

Quando dormiamo (nel letto) la coscienza "se ne va in giro" grazie al supporto del corpo astrale, tuttavia per quel che ne sappiamo, potrebbe darsi che esso duri solo il tempo del sogno in questione e che quindi noi siamo in grado di agglomerare materia astrale attorno alla forma/struttura (bicchiere) solo per la durata del sogno o di una notte. Poi magari si disfa, e la materia torna disordinata, fino a quando ne produciamo un altro per un po' e così via.

Uno dei leit-motiv dell'alchimia è che nel Lapis la materia non è più disposta caoticamente come nel "piombo" ma viene perfezionata seguendo una struttura ordinata come nell'"oro", attraverso varie operazioni di separazione e riunificazione.

Per quanto riguarda l'attirarla, se immaginiamo di essere in grado di agire sul "magnete", ad esempio concentrandolo od espandendolo, potremmo immaginare un'azione corrispondente di attrazione diversa dal solito e quindi diversa nelle proporzioni delle diverse materie. Qusto produrrebbe una diversa disposizione delle diverse materie nel bicchiere, non più quindi a caso, ma seguendo un certo ordine che dipende sempre da quel nucleo/polo attrattivo.

Nucleo/polo attrattivo che poi, se lo pensiamo da un certo punto di vista, è ciò che si manifesta (manifesta la sua forma, ossia il bicchiere) attraverso la materia che attrae... e può manifestarla sempre meglio a seconda di quanto riesce ad imprimerle il suo "ordine".
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