Discussione: Paura di guidare
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Vecchio 18-10-2007, 12.39.25   #11
Elle
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Quasi quasi evito di commentare... la sottolineatura si commenta da se. Io cerco compagnia perchè ho paura di restare solo... secondo te può essere che ho paura di restare solo e quindi cerco compagnia?

Se posso permettermi un consiglio Elle, io farei una cosa alla volta, separando in quasto caso quel che suggerisce Turi (e che tu hai già capito benissimo prima di scrivere) invece che unire.

Non dico che per te l'auto e il guidare non sia anche simbolo di autonomia e quindi nel guidare ti giochi qualcosa di più grosso... non dico neanche di "dimenticarlo"... dico solo di fare una cosa alla volta.

Ovvero, posto che sussistono tutti i risvolti psicologici che ti pare e posto che essi bastano eccome a spiegare una paura altrimenti forse eccessiva, in primis si tratta di guidare e dopo, semmai, di vedere cosa è cambiato in quelle connessioni che si diceva (altrimenti invece di servirtene le servi... ti ci fai limitare invece di usarle a tuo favore).

Quindi elimina tutto il resto, concentrati sul guidare, sul fatto meccanico, sui movimenti, su quelle cose che, se sai stirare o ricamare, il tuo corpo può certamete imparare ad eseguire con sufficiente perizia (poi come dice Era, quando il centro motore impara, grazie a sufficineti ripetizioni, tutto si sistema). Ovvero concentrati sul guidare e lascia perdere momentaneamenta il resto... poi lo riguardi...

PS: non so se si capisce, ma sta cosa degli aspetti simbolici delle azini andrebbe ripresa da qualche aprte credo...
Ray ti ringrazio mi hai offerto una modalità del tutto nuova di affrontare, io non ci avevo mai pensato, ho imparato a collegare per fare ordine, e ci ho lavorato molto, ma per risolvere non pensavo che era necessario separare non avevo guardato questa angolazione come possibilità di risolvere evitando di soffrire per il sovraccarico che davo al tutto....ecco quello che dovrei imparare a fare nell'atto di agire.......è da stanotte che ti ho letto...e mi sento di dover riflettere bene su quanto hai scritto
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