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Vecchio 01-11-2010, 17.34.23   #2
dafne
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Cointinuo a monologare chissà mai che mi serva a qualcosa.

Sono furiosa oggi, ho una rabbia dentro che corrode e mi fà impazzire, la cosa poi si mescola con i sensi di colpa la tristezza e via di pippe.

Non riesco a inginocchiarmi porcaccia miseria, non riesco a piegarmi a una Volontà più altra che sicuramente sà.
E magari se arrivo a piegarmi non riesco poi a far salire in groppa la ragazzina, non ci riesco e la cosa mi frustra terribilmente. Sono in balia di me stessa, di quello che capita, di mille cose che alla fine avrebbero solo bisogno di un basta!

E' solo pigrizia? Manco di coraggio? di intelligenza? di costanza? di tutto questo assieme?

Mi spaventa l'idea che non mi manchi nulla e che sia solo reticente ad usarle tutte queste cose.

Solito post melodrammatrico, domani verrà fuori il sole, accarezzerò i miei figli e mi sembrerà tutto migliore.

Ma è nel guano che devo trovare la soluzione.

L'altra notte ho permesso all'amore di salire, oggi detesto ogni rumore o movimento ma scrivo qui e mi isolo dal resto del mondo perchè il fastidio è interiore e io ho bisogno di sentire, sentire dove origina, che giro fà e sentire che è mio, dipende solo da me, è parte di me.

Voglio vivere, non stò vivendo, stò passando il tempo, non stò godendo di nulla in questo mondo. Sono chiusa fra 4 mura che non sono solo quelle di casa mia ma anche quelle delle schermature che pian piano ho costruito nella vita.

Mi sento murata viva, mi manca il respiro ed è per questo che sono invidiosa del resto del mondo, è per questo che tutti sono meglio e stanno meglio.
Per questo quando qualcuno che conosco è felice e io non lo sono sento il feroce impulso di renderlo infelice.
Per questo non posso essere felice perchè se lo fossi non avrei pià in mano nulla per perpetrare il ricatto.

Sarei solo io senza nessuno che tenta di cercarmi, salvarmi, aiutarmi.
Ma è un circolo vizioso!

Ho rotto 3 piatti l'altra sera, li ho rotti col preciso intento di distruggere, col preciso intento di uccidere.
Volevo distruggere per il bisogno di distruggere, per il gusto di fae in mille pezzi qualcosa.

Stò qui seduta e penso alle mille scuse. La più carina è che voglio uccidere la bimbetta lagnosetta.
Palle.

E se volessi sfuggire al mio ossessivo controllo? Se fossi esasperata da questo voler sapere tutto di tutti in ogni momento?

Quel cavallo si è sottomesso, ha perso il controllo. Il marito lo stesso, ha ceduto. Idem la ragazzina.

Io? Nooooo non posso nononono ioioio devo avere il controllo su tutto perchè sennò mi fregano, mi ucciodono, mi massacrano.
IP la chiamiamo si?

Stà esplodendo cedo sempre a metà, non arrivo mai a esplodere davvero, mi dò tanti piccoli sfoghi che non fanno che alimentarla. Come fare un buco nel muro e poi metterci malamente nuovi mattoni e malta, alla fine dopo un pò non solo il muro c'è ancora ma è divenntato più spesso.

Che cavolo,Non riesco a provocarlo quell'abbraccio.

E ciliegina sulla torta mi sfiora il pensiero da essere oramai diventata talmente tanto e cronicamente pigra da non riuscire a muovermi più e che il controllo esasperato sia un modo funzionale per tenere tutto fermo.
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