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Vecchio 22-04-2008, 11.34.41   #34
Uno
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Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
Questo è verissimo, ma l'esperimento parlava solo del divenire consapevoli dell'intenzione di agire. Questo significa che sia il giocatore professionista che il novizio diverranno consapevoli dei loro colpi dopo lo stesso lasso di tempo
Continuo a non essere d'accordo con l'esperimento, in ogni caso parlerei di coscienza e non di consapevolezza.
Il tennista ben addestrato è consapevole di quello che sta facendo anche se può prenderne coscienza un attimo dopo, il tennista occasionale no, è inconsapevole.

Provo a fare delle analogie.
Prendiamo come esempio noi al pc.
Noi digitiamo qualcosa sulla tastiera o muoviamo e clicchiamo il mouse, il pc elabora attraverso dati che ha già e poi stampa a video (monitor) il risultato.
Nell'entità globale "noi e il pc" noi siamo la mente pre-cervello, il pc la mente-cervello, il monitor la coscienza, la presa di coscienza.
Il pc reagisce agli stimoli, (tastiera, mouse, dati che arrivano da reti, hard disk etc) e li elabora ben prima che siano visibili a video, ma se io sto usando il pc sapendo quello che faccio, decido quello che dovrà essere l'elaborazione, potrò non conoscere tutti i passaggi (se non sono minimo un programmatore) di codice, ma farò fare al pc quello che voglio.

Il problema nasce dal fatto che pochi (per non dire quasi nessuno) usano la mente pre-cervello o anche solo pensano che esista. Anche se ci spostiamo in ambito spirituale oggi il discorso cambia poco, la convinzione è che bisogna spegnere il pc per accorgersi che esisto "Io mente pre-cervello", ma facendo questo (ammesso che sia possibile) in un'entità "noi al pc" non ci sarebbe più vita.
Con l'addestramento (anche con il "sinistramento", ma la cosa esula dal discorso ora e la cosa avviene diversamente, non per settori) invece in un determinato settore (sta a noi e alle possibilità che abbiamo scegliere un settore e poi altri fino arrivare all'Origine se vogliamo-possiamo) possiamo diventare consapevoli che c'è un Noi che comanda il pc e quello che esce sul monitor.

Ma per la scienza moderna è ancora impossibile istituire una metodica che possa studiare questa cosa, la consapevolezza non è indagabile strumentalmente, la coscienza entro certi limiti si.

Sopra ho evidenziato "può" (Il tennista ben addestrato è consapevole di quello che sta facendo anche se può prenderne coscienza un attimo dopo), perchè sebbene nella norma quell'istante di ritardo è abissale pur essendo un'istante, esiste un'altro tipo di coscienza (la parte non indagabile) per cui neanche la distanza è un limite e/o impedimento, figuriamoci il tempo. Se accettiamo il discorso della preveggenza, per esempio, (la scienza di oggi non può, se non qualche teoria di fisica quantistica) qualcuno può avere coscienza di qualcosa che ancora non è successo.
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