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Vecchio 04-01-2011, 02.14.35   #17
diamantea
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Quindi se non c'è niente da vincere non mettiamo (ma perchè parli al plurale?) il massimo di noi stessi, se c'è da vincere invece si?
Come dire che nella semplice partecipazione non metti(amo) tutto quello che potresti, conservi(amo) il meglio per la gara?

Uhm, mi sa che mi conviene sfidarti a singolar tenzone piuttosto che invitarti a cena se voglio roba buona da te

Potenza dello spirito di competizione mi sono vista in mezzo alla gara, nella tensione verso il traguardo e quindi ho usato il plurale, poi è bello questo amo tra parentesi

Mi piace la sfida, senza adrenalina in effetti a pensarci bene non rendo il massimo. Do il meglio di me quando c'è un traguardo, qualunque esso sia. E' lo scopo che muove il mio interesse.
Credo possa collegarsi al discorso dell'inerzia. Se il partecipare non ha uno scopo è difficile partire, ma una volta partita anche se a rilento, e scopro uno scopo o una motivazione maggiore della noia iniziale do il massimo di me stessa anche se non c'è nulla da vincere. Come dicevi a Kael il piacere nel fare è una motivazione forte come vincere.

Ray a cena ti invito io, per me è sempre una sfida soddisfare pienamente il palato del mio ospite
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