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Vecchio 04-03-2006, 03.08.16   #5
Haamiah
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Visto che nessuno ancora risponde ci provo io; mi auguro di non dire troppe stupidaggini vista l'ora, mi scuserai in tal caso ma è il momento più libero .

Con i termini concentrazione, espansione e meditazione, tu stai descrivendo i vari stadi che troviamo nella pratrica dello Hata Yoga.
I quattro stadi che portano alla meditazione sono:
Jagrat(attenzione), Pratiyahara(ritirare i sensi all'interno), Dharana(concentrazione) e infine Dhyana(meditazione), manca 'espansione' di cui non ho trovato l'equivalente in sanscrito, ma come tu dici dovrebbe essere una via intermedia tra Dharana e Dhyana.
Infine, come 'meta', Dhyana dovrebbe condurre al Samadhi, o consapevolezza superiore.
Non sto a spiegare nel dettaglio i vari stadi perchè direi cose che sai meglio di me, piuttosto vorrei chiederti, poichè tu dici che praticare direttamente la meditazione sia impresa ardua, possiamo capire se siamo arrivati già allo stadio di espansione, per intenderci, la cosidetta esperienza dell'unità, equivale all'espansione?
Per vera meditazione tu dici 'il dentro come il fuori', ovviamente non intellettualizzare, ma sperimentare.
Io pratico meditazione diciamo, non in modo stressante, avere una esperienza più che appagante può capitare, inutile descrivere a parole poichè non rende, ritengo che non si debba cercare forzatamente uno stato meditativo, imponendosi magari quotidianamente a stare ore seduti aspettando chissà che, se deve accadere accade. Giusto?
O meglio, per dirla alla JK, la meditazione è soprattutto un modo di essere, non si può inventare, possiamo anche meditare, che so, ai fornelli?
Meglio mi fermi qui perchè ti ho già annoiato abbastanza


Bye
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