Discussione: Abisso
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Vecchio 26-08-2006, 14.27.41   #30
Kael
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Questo Abisso che attira, attrae, mi fa venire in mente termini come l' affascinare... che in origine aveva valenza molto più negativa di oggi... si subiva il fascino di un incantesimo, se ne restava affascinati.
Il fascino era una "stregoneria" capace di portare via coscienza al soggetto... lo scioglieva, lo privava della volontà e diventava uno schiavo nelle mani del fascinatore, che operava tramite patti col demonio o più in generale con la forza stessa dell'Abisso...

Tornando al post, si può dire conclusa l'Opera al nero quando l'adepto, dopo aver riconosciuto l'Abisso e tutte le modalità in cui opera, è in grado di scegliere volontariamente quando resistergli o quando invece lasciarsi sciogliere per ottenerne dei benefici, diventando così da passivo ad attivo.
Un'altra cosa interessante da notare è che più si aumenta il proprio grado di Individuazione, di Unità con se stesso e con gli altri, più l'azione dell'Abisso si farà potente per mantenere sempre l'equilibrio della vita... Più mi "unifico" e più aumenteranno le tentazioni e gli influssi di scioglimento... ne sarò cosciente, avrò imparato come operano, ma lo sforzo di volontà per resistervi sarà sempre lo stesso di prima... un po' come la merenda di scuola rubata ad un bambino avrà, in proporzione, la stessa "forza" e drammaticità di un adulto che ha perso il lavoro.. ognuno per il suo grado di resistenza e sopportazione fa esperienze simili agli altri.. cercando sempre di aumentare giorno dopo giorno.

Un'altra considerazione: senza l'Abisso che tenta costantemente di sciogliermi, non avrei nemmeno la necessità di coagularmi per resistergli, ricercando così l'Unità.
In un certo senso, oltre a risucchiare verso il basso, l'Abisso spinge al contrario anche verso l'Alto...
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