Discussione: Abisso
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Vecchio 27-08-2006, 11.46.48   #34
Uno
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Originalmente inviato da jezebelius
Mi sembra di capire che nell'opera di solvimento con l'oggetto che hai riportato nell'esempio ci sia una " fusione " no?
Cioè si è attirati da quell'oggetto poichè lo si vuole possedere.
Questo ad altri livelli potrebbe avvenire con le persone?
Mi spiego meglio....
Sono attirato da una persona e non so perchè. In fondo penso che ci sia un motivo ma non riesco a trovarlo.
Può essere che quella persona " stimoli " col suo abisso, o meglio risucchi, attiri...quello che in me è presente ( e poi bisognerebbe vedere cosa )?
In questo caso, come nel caso dell'oggetto che vedo dal negoziante, devo intenderla come una " mia mancanza" oppure come un processo che va a distruggere, forse inteso come positivo, le cristallizzazioni che sono presenti in me stesso, e cioè tutto ciò che ho costruito senza consapevolezza?
Fusione può essere corretto ma solo di quella parte piccola o grande di te con "l'oggetto". Stiamo parlando di una parte della nostra struttura piscoenergetica... non so se riesco ad esprimermi... immaginiamo di essere un robotino fatto di pezzi metallici (avete presente il meccano), abbiamo una forma che per la maggior parte ci è stata data dall'ambiente e solo in piccola parte, forse, a volte, qualche incastro lo abbiamo deciso.
L'Abisso nelle sue manifestazioni lo possiamo paragonare ad un magnete che con la sua forza tenta di staccarci dei pezzi, dall'altro lato noi abbiamo il nostro campo elettromagnetico (questo non solo nella metafora, anche nella relatà) che si oppone, comunque sia se in alcuni zone, punti di noi lasciamo andare la forza ecco che il nostro pezzo parte e va verso l'Abisso che è rappresentato e manifestato in un oggetto, una persona, una situazione o altro.
Quindi rispondendo anche a Shanti una persona può essere un'abisso per noi, e tutte lo sono se ci perdiamo in essa, se ne lasciamo pezzi senza sapere... ecco il senso di peccato... pecca... mancanza
Invece riprendendo la metafora... mettiamo di riuscire a lasciarci andare, cioè interrompere il campo che ci tiene uniti ma in maniera controllata per un tempo controllato i pezzi del meccano si aprono, la forma si scioglie ma non manda i pezzi in giro... appena ridiamo forza al nostro campo possiamo ricreare una forma nuova.....
Con forma non intendo il corpo fisico... inoltre quello appena descritto è la Grande Opera... un processo che può avvenire solo con una preparazione... ma continuamente in piccole esperienze avvengono piccoli movimenti dei pezzi... già attuando una "politica" oculata possiamo agevolare movimenti che seppure non perfetti tendono alla perfezione... avete presente quel giochino con con 15 numeri ed uno spazio vuoto? i numeri sono alla rinfusa e usando l'unico buco pian piano bisogna spostarli per metterli in ordine......
Quindi ho risposto anche a Coccinella... da quel punto di vista siamo già uniti... anche se comunque ci mancano dei "dati"... l'Abisso può essere la morte ma anche la vita... del resto sin dalla nascita ci vuole una grandissima volontà e forza per vivere... quando queste finiscono si muore, se queste fossero ancora presenti dopo la morte del corpo fisico............................................ ..............................
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