Discussione: Abisso
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Vecchio 27-08-2006, 13.48.08   #38
jezebelius
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Originalmente inviato da Uno
Fusione può essere corretto ma solo di quella parte piccola o grande di te con "l'oggetto". Stiamo parlando di una parte della nostra struttura piscoenergetica... non so se riesco ad esprimermi... immaginiamo di essere un robotino fatto di pezzi metallici (avete presente il meccano), abbiamo una forma che per la maggior parte ci è stata data dall'ambiente e solo in piccola parte, forse, a volte, qualche incastro lo abbiamo deciso.
L'Abisso nelle sue manifestazioni lo possiamo paragonare ad un magnete che con la sua forza tenta di staccarci dei pezzi, dall'altro lato noi abbiamo il nostro campo elettromagnetico (questo non solo nella metafora, anche nella relatà) che si oppone, comunque sia se in alcuni zone, punti di noi lasciamo andare la forza ecco che il nostro pezzo parte e va verso l'Abisso che è rappresentato e manifestato in un oggetto, una persona, una situazione o altro.
Quindi rispondendo anche a Shanti una persona può essere un'abisso per noi, e tutte lo sono se ci perdiamo in essa, se ne lasciamo pezzi senza sapere... ecco il senso di peccato... pecca... mancanza
Invece riprendendo la metafora... mettiamo di riuscire a lasciarci andare, cioè interrompere il campo che ci tiene uniti ma in maniera controllata per un tempo controllato i pezzi del meccano si aprono, la forma si scioglie ma non manda i pezzi in giro... appena ridiamo forza al nostro campo possiamo ricreare una forma nuova.....
Con forma non intendo il corpo fisico... inoltre quello appena descritto è la Grande Opera... un processo che può avvenire solo con una preparazione... ma continuamente in piccole esperienze avvengono piccoli movimenti dei pezzi... già attuando una "politica" oculata possiamo agevolare movimenti che seppure non perfetti tendono alla perfezione... avete presente quel giochino con con 15 numeri ed uno spazio vuoto? i numeri sono alla rinfusa e usando l'unico buco pian piano bisogna spostarli per metterli in ordine......
Quindi ho risposto anche a Coccinella... da quel punto di vista siamo già uniti... anche se comunque ci mancano dei "dati"... l'Abisso può essere la morte ma anche la vita... del resto sin dalla nascita ci vuole una grandissima volontà e forza per vivere... quando queste finiscono si muore, se queste fossero ancora presenti dopo la morte del corpo fisico............................................ ..............................
Cerco di vedere se ho capito...
ok...fusione soltanto per quella "piccola " parte che vuole fondersi ad esempio con un'oggetto o con una persona...
Questo mi fa pensare ad ogni modo anche a probabili esperienze " di vita ".
Se ci si accosta alla esperienza come un " qualcosa che bisogna fare per forza( nel senso che lo si vuole a tutti i costi ) " ecco che una porzione
( forse è più corretto ) di me, non essendo io presente a me stesso, gia sta viaggiando verso quella esperienza.
L'Abisso quindi può essere si un oggetto, una persona ma anche quello a cui si pensa di dover fare ovvero ciò che si " crede " sia amncante in noi.
Mi riferisco al raggiungimento di un obbiettivo di lavoro ad esempio....come quando si dice " Lo voglio con tutto me stesso...".
Quindi anche in questo caso il Magnete mi risucchia, anche se fisicamente son qua; immagino che sia uno dei " corpi " che rappresenta la porzione di me..ad essere risucchiato.
Ora l'opposizione che ne deriva, se non è cosciente io "penserò " incessamente a quella cosa da fare o raggiungere ( in quanto Abisso e qiundi ne vengo risucchiato ), anzi darò pure una mano nel senso che non opporrò alcuna resistenza a questa forza che mi attrae.
Nel caso invece si dovesse percepire come mancanza o meglio ci si accorge che qualcosa " sta venendo risucchiato " si tratterebbe di una percezione di ciò che sta accadendo?
Se questo è vero, come potrebbe non esserlo però, nel momento in cui mi accorgo che " vengo risucchiato " da quell'oggetto, da quella esperieza, da quella persona etc etc e mi oppongo ( cercando di focalizzare la mia attenzione su ciò che mi serve ora ad esempio ) la sensazione che ne deriva suppongo che sia simile all'impotenza.
Il lasciarsi trasportare dai " sensi " può essere struggente ( quando c'è la forza con la quale ci opponiamo ) o può essere " passionale " quando la lasciamo andare.
Come dice Sha, nel momento in cui ci si accorge che questa dinamica è in atto è si un campanello di allarme ma anche una " esperienza " che bisogna venga soddisfatta per conoscere " quella " sfaccettatura alla quale la porzione di me è interessata? Thx
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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