Discussione: Abisso
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Vecchio 27-08-2006, 16.51.01   #40
Kael
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Originalmente inviato da Ray
Altra strada da esplorare sono le tattiche e lo studio delle partite precedenti (qui magari ci aiuta Kael che lo so esperto)... ad esempio so di una tattica adottata al bianco che prevede la costruzione di una solida posizione difensiva, ma dinamica, che costringe il nero ad attaccare, aprirsi... pare che quello che la usava vincesse quasi sempre...
Nel memorabile incontro del 1997 a New York, Kasparov sfidò la macchina Deep Blue (progettata dall'IBM) di cui ora non ricordo i dati tecnici ma, se un uomo riesce a pensare a 3 mosse al secondo, essa arrivava a calcolarne decine di milioni al secondo, grazie all'algoritmo... inoltre, se Kasparov possedeva un punteggio ELO di 2900 (il numero uno al mondo) tale computer superava di gran lunga i 3000 punti.

Kasparov vinse la prima partita, quando, pur avendo il bianco, seppe "sconvolgere" la macchina attuando mosse in apertura che qualunque maestro di scacchi chiamerebbe "errori". Il computer che aveva di fronte però possedeva in "memoria" milioni di partite giocate (in pratica tutti gli incontri fra professionisti dal 1800 ad oggi) e quindi ogni mossa dell'uomo era facilmente prevedibile dalla macchina. Tale stratagemma di Kasparov si rivelò quindi vincente, costringendo la macchina a muoversi su un terreno "inesplorato" (esattamente come Kasparov... quindi riducendo le differenze fra i due). Già dalla seconda partita in poi però, la macchina aveva immagazzinato anche quello "strano" incontro, e per Kasparov non ci fu più nulla da fare.

I computer nella scena mondiale avevano già fatto il loro ingresso negli anni 50, ma erano ancora dotati di processori lenti che non erano in grado di comptere con l'uomo. Un grande maestro come Botvinniek comunque, disse una cosa: "Verrà il tempo che le macchine batteranno l'uomo, e ci saranno così i campionati mondiali delle macchine... senza dimenticare però, che la vera battaglia sarà sempre fra gli uomini che avranno progettato tali macchine..."

Tornando agli scacchi, esistono tante tattiche quante l'uomo, e nessuna è la definitiva ma sono un qualcosa di dinamico che cambia di continuo (se Kasparov avesse fatto quelle mosse in apertura contro un umano, avrebbe perso quasi subito... così come il Chievo va a Milano a battere il Milan e poi perde in casa con l'Empoli...)

In questa metafora degli scacchi una cosa c'è da dire però:
che vinca il bianco o che vinca il nero, la partita finisce per entrambi......
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