Discussione: Il tempo
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Vecchio 25-07-2009, 02.53.56   #46
logos
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Il guaio LB è che così non esiste nulla (il mondo). Il presente visto come congiunzione tra due cose inesistenti (passato e futuro) non può esistere.

Non ci siamo. La concezione per la quale il tempo è qualcosa che scorre non sta in piedi in nessun modo. Semmai siamo noi che scorriamo in un ambito di cui abbiamo solo una percezione sezionale (siamo noi il piano che seziona).

In ogni caso già Kant aveva dimostrato come il tempo sia una categoria a priori del nostro intelletto... del nostro modo di percepire il mondo, ossia qualcosa che noi aggiungiamo alla cosa percepita. Ma è solo limitazione della nostra percezione, non fa parte della cosa.
A distanza di "tempo", vorrei aggiungere delle considerazioni che spero siano opportune e magari offrano ulteriori spunti di riflessione.
Nella visione kantiana il tempo, come anche lo spazio, sono le due forme pure della sensibilità. Faccio un doveroso passo indietro per amore di chiarezza e questo mi porta a parlare della "Critica della ragion pura", dove, in un'apposita sezione (l'Estetica trascendentale), Kant pone tempo e spazio come intuizioni pure, cioè intuizioni che non si mescolano all'esperienza, ma la precedono,in quanto assolutamente a priori. "Ogni nostra conoscenza comincia con l'esperienza. Gli oggetti colpiscono i nostri sensi e per un verso danno origine da sè a rappresentazioni, per un altro muovono l'attività dell' Intelletto che va a paragonare queste rappresentazioni,a riunirle, a separarle, e ad elaborare in tal modo la materia greggia delle impressioni sensibili. L'esperienza ci dice che cosa è, ma non che debba necessariamente essere così e non altrimenti. Per ciò non ci dà neanche una vera universalità; e la ragione così avida di questa specie di conoscenze è dall'esperienza più eccitata che soddisfatta. Tali conoscenze universali, che abbiano un tempo il carattere della necessità intrinseca, debbono essere indipendenti dalla esperienza, chiare e certe per se stesse; quindi prendono il nome di "conoscenze a priori", laddove al contrario ciò che scaturisce dall'esperienza, è conosciuta soltanto a posteriori, o empiricamente."..... Ad esempio, prendiamo un corpo, spogliamolo di tutte le proprietà sensibili. Esso ha un determinato colore, peso, forma, etc. Sottraiamo da questo corpo, tutte queste determinazioni sensibili (togliamo da esso peso, colore, forma e tutto ciò che di esso percepiamo attraverso i sensi,ciò che intuiamo direbbe K.), cosa rimane? Cosa potremmo conoscere a priori di questo corpo, (cioè quale conoscenza che precede l'esperienza ed è valida universalmente) possiamo realizzare di quest'ultimo?
Che esso vive nello spazio ad esempio.
Che esso vive nel tempo.

Dunque Kant si chiede: "Che cosa sono dunque tempo e spazio"? Sono entità reali? O sono soltanto determinazioni, o anche rapporti delle cose, ma tali che apparterrebbero ad esse anche in sè, anche se non intuite, oppure sono tali che appartengono soltanto alla forma dell'intuizione, e perciò alla costituzione soggettiva del nostro spirito, senza la quale cotesti predicati non potrebbero essere riferiti a nessuna cosa?"
Cerco di semplificare. Tempo e spazio esisterebbero in se stessi, al di là cioè della nostra sensibilità, o meglio, potrebbero essere, diciamo entità reali se uscissimo dal nostro modo soggettivo di intuire?

Del Tempo. Esposizione metafisica del concetto di tempo.
Il tempo non è un concetto empirico, ma un'intuizione pura. Infatti solo se presupponiamo il tempo, è possibile rappresentarci che qualcosa sia nello stesso tempo (simultaneamente), o in tempi diversi (successivamente).

Il tempo è una rappresentazione necessaria, che sta alla base di tutte le intuizioni. Non si può rispetto ai fenomeni in generale sopprimere il tempo. I fenomeni possono sparire tutti, ma il tempo stesso (come condizione universale della loro possibilità) non può essere soppresso.

.....

Il tempo non è un concetto discorsivo. I diversi tempi non sono se non parti dello stesso tempo.

....
Dopo avervi tanto tediato, posso chiedervi che cosa pensate della visione kantiana del tempo?

P.S. E' importante dire che per Kant l'intuizione è ciò che si riferisce immediatamente agli oggetti(mentre il pensiero vi si riferisce mediatamente, attraverso intuizioni). "Gli oggetti ci sono dati dalla sensibilità, ed essa sola ci fornisce intuizioni"

Ultima modifica di logos : 25-07-2009 alle ore 03.01.59.
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