Discussione: Il tempo
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Vecchio 26-07-2009, 20.17.45   #47
Uno
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Originalmente inviato da logos Visualizza messaggio
Ad esempio, prendiamo un corpo, spogliamolo di tutte le proprietà sensibili. Esso ha un determinato colore, peso, forma, etc. Sottraiamo da questo corpo, tutte queste determinazioni sensibili (togliamo da esso peso, colore, forma e tutto ciò che di esso percepiamo attraverso i sensi,ciò che intuiamo direbbe K.), cosa rimane? Cosa potremmo conoscere a priori di questo corpo, (cioè quale conoscenza che precede l'esperienza ed è valida universalmente) possiamo realizzare di quest'ultimo?
Che esso vive nello spazio ad esempio.
Che esso vive nel tempo.


No, veramente se non riusciamo a percepire un corpo (neanche strumentalmente) per noi quel corpo non esiste.
D'altro canto potremmo essere a conoscenza della sua esistenza fidandoci dell'esperienza altrui anche se noi non abbiamo mai potuto, ne possiamo ora percepirlo, in questo caso comunque ne avremmo una rappresentazione mentale che è ciò che percepiamo del racconto dell'esperienza di questa persona di cui ci fidiamo.
Quindi in ogni caso perchè in noi ci sia l'idea di un corpo in qualche modo dobbiamo percepirlo, direttamente o indirettamente, anche qualora questa percezione sia completa fantasia/immaginazione.

Quote:


Dunque Kant si chiede: "Che cosa sono dunque tempo e spazio"? Sono entità reali? O sono soltanto determinazioni, o anche rapporti delle cose, ma tali che apparterrebbero ad esse anche in sè, anche se non intuite, oppure sono tali che appartengono soltanto alla forma dell'intuizione, e perciò alla costituzione soggettiva del nostro spirito, senza la quale cotesti predicati non potrebbero essere riferiti a nessuna cosa?"
Cerco di semplificare. Tempo e spazio esisterebbero in se stessi, al di là cioè della nostra sensibilità, o meglio, potrebbero essere, diciamo entità reali se uscissimo dal nostro modo soggettivo di intuire?

Del Tempo. Esposizione metafisica del concetto di tempo.
Il tempo non è un concetto empirico, ma un'intuizione pura. Infatti solo se presupponiamo il tempo, è possibile rappresentarci che qualcosa sia nello stesso tempo (simultaneamente), o in tempi diversi (successivamente).

Il tempo è una rappresentazione necessaria, che sta alla base di tutte le intuizioni. Non si può rispetto ai fenomeni in generale sopprimere il tempo. I fenomeni possono sparire tutti, ma il tempo stesso (come condizione universale della loro possibilità) non può essere soppresso.

.....

Il tempo non è un concetto discorsivo. I diversi tempi non sono se non parti dello stesso tempo.

....
Dopo avervi tanto tediato, posso chiedervi che cosa pensate della visione kantiana del tempo?

P.S. E' importante dire che per Kant l'intuizione è ciò che si riferisce immediatamente agli oggetti(mentre il pensiero vi si riferisce mediatamente, attraverso intuizioni). "Gli oggetti ci sono dati dalla sensibilità, ed essa sola ci fornisce intuizioni"
Il tempo (e lo spazio) non possono esistere senza materia, come la materia non può essere da noi percepita senza spazio e tempo. Il tempo non è un entità a se stante è proporzionale al decadimento della materia che sia anche materia a noi non visibile. Per questo da un certo altro punto di vista si potrebbe dire che il tempo è un'entità, ma è una visione condizionata da una (grossa) parte di materia non conosciuta a noi.
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